Cava d'Ispica
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Citazioni sulla cava d'Ispica.
- All'inizio della Cava si eleva un piccolo rilievo che contiene la più grande grotta sepolcrale della Sicilia: essa è lunga 23 tese; è composta di tre navate parallele: quella centrale è la più lunga; quelle laterali hanno delle piccole grotte, tutte più o meno piene di loculi. Io ne ho contati 450; sono disposti in tutti i sensi, di ogni grandezza e per ogni età... Queste tre navate hanno un solo ingresso. (Jean Pierre Louis Laurent Hoüel)
- C'è nei pressi di Spaccaforno un'isola di roccia tutta circondata d'acqua: la facilità di difenderne l'accesso, l'ha resa abitabile fin dai tempi più antichi. Una colonia greca vi si è stabilita. Adesso vi sono visibili solo grotte: alcune adibite ad ospitarvi i vivi, altre i morti. Una scala scavata all'interno della roccia [presso il fortilitium], per scendere dall'alto fino in basso, al fine di attingere l'acqua senza essere visti e senza correre alcun pericolo, fa supporre, per la sua bellezza, che gli abitanti di questa rocca conoscessero le arti e le sapessero usare. Questa scala è veramente ben fatta: non mi è stato possibile discendere fino in fondo, perché è riempita di massi... (Jean Pierre Louis Laurent Hoüel)
- Ne confini del territorio di Noto, e Spaccaforno esiste un assai curioso, ed ammirabile monumento, che esige la premura di ogni appassionato Viaggiatore : e certamente in osservarlo si chiamerà contento della sofferta fatica: dalla Città di Modica, non più lontano che cinque , o sei miglia, nella Cava d'Ispica (la chiamano i Siciliani le Valli) si ammira una Città intera, capace di molte migliaja di abitatori, formata di un solo pezzo. (Ignazio Paternò Principe di Biscari)
- Nel fondo della Valle trovammo una sorgente d'acqua così abbondante che irrigava grandi alberi e scorreva attraverso dei canali scavati nella roccia, da rendere questo luogo, situato nella parte più aspra e brulla della Sicilia, simile, per vegetazione e frescura, alle valli alpine in estate. (Jean-Claude Richard de Saint-Non)
- Queste dimore sono costruite su diversi piani, scavati nella roccia su entrambe le pareti della valle; alcune a tale considerevole altezza, che possono essere raggiunte soltanto con delle scalette, o attraverso collegamenti con il piano più basso. Un esempio perfetto di tali collegamenti si trova nel complesso denominato Castello d'Ispica. (Richard Colt Hoare)
- Volle venire con noi a Ispica, a visitare la Cava, una valle lunga e magra, bucherellata di grotte antiche e sacelli. [...] Noi ci spingemmo avanti, catecumeni di un felice e verde Al di là. [...] Mentre qui, lungo le diserbate muraglie, un intreccio si svolgeva di tunnel e oblò offerti alle allegrie della luce; né c'era veduta o figura che non persuadesse quietamente di vivere. [...] dentro la necropoli più capace il lezzo era opaco come in un'antica cantina, rabbrividimmo nelle nostre membra sudate. Ci muovevamo a piccoli balzi, scansando i loculi vuoti. Uno la sedusse, minore, accanto a un altro maggiore. "Una bambina e suo padre" supposi io. "La sposa bambina di un re" mi corresse. (Gesualdo Bufalino)
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