Erasmus Darwin
Erasmus Darwin (1731 – 1802), filosofo, poeta, medico e naturalista britannico.
Citazioni di Erasmus Darwin
[modifica]- Il cupo ferro dorme in dimore oscure.[1]
- [Sull'unitarianesimo] Un letto di piume per prendere un cristiano che sta cadendo.
- [...] a feather-bed to catch a falling Christian.[2]
- Ve' la casta Mimosa [pudica]! in sorte ottenne | tale di sensi mobile testura, | che le timide man schiva ritragge | ad ogni tocco; e non di rado allora | che via passano lievi nuvolette | al sole estivo innanzi, sbigottita | trema a la fosca instabil'ombra, e cupi | romoreggiar, viva com'è, per entro | sentesi a tutte l'intime latèbre | i susurri forier de la tempesta. | A l'accostarsi de la fresca notte | le tenerelle palpebre socchiude, | e, poi che il sonno le irrigò le membra | di soave ristoro, al sorridente | mattin saluti invìa: velata il capo | con vezzoso decoro, umile in vista | e in un'altera a la meschita augusta | lenta procede, orïentale sposa: | ivi d'eterno amor scioglie il gran voto, | e fra le braccia de l'ardente Sire | nel fastoso serraglio entra reina.[3]
Dell'istinto
[modifica]Tutti quegli interni movimenti de' corpi animali, che contribuiscono alla digestione degli alimenti, alla produzione delle secrezioni, al rifacimento delle perdite, allo sviluppo e allo accrescimento della macchina, si eseguiscono senza attenzione o coscienza dell'individuo. Essi esistono sempre nel sonno e nella veglia, nel feto chiuso ancora nell'utero, e nel bambino già nato, e procedono con eguale regolarità nel sistema vegetabile e nell'animale. Tali movimenti dipendono dalle irritazioni di particolari fluidi; e, siccome non sono giammai stati collocati fra le azioni istintive degli animali, così non hanno punto che fare coll'oggetto delle nostre presenti ricerche.
Gli amori delle piante
[modifica]Scendete aerei cori, e voi scendete
Silfi lieve-aleggianti[4], e con le molli
Dita vezzose risvegliar vi piaccia
L'armonia chiusa ne l'argentea lira:
Voi col magico piè stampate, o Gnomi,
Vostri cerchi sull'erba, e de le fila
Commosse il soavissimo tintinno
Concordi a' vostri passi, intanto ch'io
A l'umil suon di facile zampogna
In dolci modi la ridente canto
Spente de' prati, e gli amorosi affanni.
Note
[modifica]- ↑ Da The Botanic Garden, 1791; citato in AA.VV., Il libro della chimica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2023, p. 24. ISBN 9788858043585
- ↑ (EN) Citato da Charles Darwin in una lettera a Joseph Dalton Hooker, 11 maggio 1859.
- ↑ Da Gli amori delle piante, canto I, vv. 482-502, pp. 20-21.
- ↑ I Silfi come pure i Gnomi sono genietti invisibili, che si suppongono da' poeti presedere alle operazioni degli elementi, giacché è probabile, che questi fossero originalmente i nomi delle figure geroglifiche degli elementi medesimi.
Bibliografia
[modifica]- Erasmus Darwin, Dell'istinto, traduzione di Giovanni Rasori, Roma, Edoardo Perino, 1885.
- Erasmus Darwin, Gli amori delle piante, traduzione di Giovanni Gherardini, Pirotta e Maspero Stampatori-Librai, Milano, 1805.
Voci correlate
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