Bonvi

Bonvi, pseudonimo di Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini (1941 – 1995), autore di fumetti italiano.

Ebbene sì, maledetto Carter

Non è affatto vero che per creare un nuovo personaggio si debbano fare prove su prove, disegni su disegni. O, per lo meno, non è vero nel mio caso.
Secondo me un personaggio nasce di getto nella mente del disegnatore. Dopo si tratta solo di trasferirlo sulla carta nella maniera migliore.
Voglio un Nick Carter TUTTO BLU!

Bonvi era matto, forse la persona più matta che io abbia mai conosciuto. Capace di slanci generosissimi ma anche difficile da frequentare. Molto buono ma spesso insopportabile. Non si reggeva. Era sempre oltre le righe, in fatto di bevute, ed era anche una persona molto sola, di quel tipo di solitudine che a volte è inavvicinabile anche dagli amici. Lui mi amava molto, per quello che ero ma un po' anche per quello che rappresentavo, cioè il vecchio gruppo di Modena. Lo dico senza paura di offendere la sua memoria o di commettere un'ingiustizia: mi considerava suo amico più di quanto io considerassi lui amico mio. Ci trattavamo malissimo ma per gioco. In un locale di Bologna che ha radunato molto materiale suo, c'è ancora, appesa al muro, una lettera che gli mandai mentre ero militare. Cominciava così: "Vecchia sifilitica puttana...". Bonvi era leggendifico. (Francesco Guccini)
Cominciai a frequentare ancora più assiduamente Bonvi [tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta]. Anche lui disegnava risvolti e vecchie sacche legate con la corda nelle quali si metteva la tuta da ginnastica. Bonvi è sempre stato un grande fiancheggiatore. Ci seguiva, ma non sapeva né suonare né cantare. Era stonatissimo. Amava disegnare, fare casino e tutto ciò che era tedesco. Alle feste in maschera di carnevale si presentava sempre vestito da generale germanico. (Francesco Guccini)

De Maria Guido, Governi Giancarlo, Ebbene sì, maledetto Carter. Supergulp! I fumetti in tv. Con videocassetta, Salani, 2003. ISBN 9788884513182