Mario Specchio
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Mario Specchio (1946 – 2012), scrittore, poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano.
Hermann Hesse, pellegrino di molti santuari
[modifica]La predilezione di Hesse per la vita errabonda e per quelle immagini che più o meno metaforicamente ne adombrano il significato polisenso, era visibile in Peter Camenzind, se non vogliamo addirittura risalire ad Hermann Lauscher, il cui nome ci fornisce l'indicazione di un attitudine, quella dell"origliare" appunto, che è anche scelta e disponibilità ad una attenzione reverente e sommessa verso le voci della vita e della natura più dimesse ed umbratili.
Citazioni
[modifica]- C'è in Camenzind una volontà tenace, che bene si attaglia alla sua robusta figura di montanaro, di venire a capo della propria vita e del senso da conferire in un ordine prospettico che trascenda la provvisorietà della vicenda individuale.
- L'«eterna domenica del cuore», il vagabondaggio come affrancamento totale dal mondo e dalle strettoie della società organizzata, la gioia della peregrinazione fine a se stessa, sono certamente presenti nel giovane Hesse, ma il veleno della condizione moderna, la consapevolezza di uno sfaldamento psicologico dell'individuo conferisce al vagabondo Knulp una inquietudine vibrante, seppure coscientemente sedimentata, ignota ai suoi predecessori romantici.
- Come l'uomo che Musil paragonava ad un equilibrista sulla corda, costretto dalla sua stessa condizione di instabilità ad avanzare alla conquista di un nuovo e sempre precario equilibrio, anche i vagabondi di Hesse sono sospinti da un vento che spira dalle cime, stormisce sulle cime degli alberi, un vento che porta – come nel bellissimo capitolo Lago, albero, monte del racconto Vagabondaggio – la voce di Dio che canta, avvolto in un mantello marrone, ma un Dio sconosciuto che non concede soste che non siano pause meridiane, godute con la bruciante ed effimera letizia di un fuoco estivo.
- Liberarsi dalla morale tradizionale significa, per Hesse, emanciparsi dalla schematizzazione precettistica del cristianesimo familiare e ricostruire una morale che tenga conto anche del demoniaco, del disumano.
- Hybris [...] e l'opera di Hesse, scrittore profondamente religioso, è pervasa da una corrente di radicale empietà come solo un'anima religiosa può conoscere; l'empietà di chi è disposto a tutto per possedere la sua anima, disposto anche a perderla se questo è l'unico modo per percorrere la via della salvezza: «il cammino della salvezza non porta a destra né a sinistra, esso conduce nell'intimo del proprio cuore, e solo là è Dio, solo là è la pace».
Bibliografia
[modifica]- Mario Specchio, Hermann Hesse, pellegrino di molti santuari, prefazione a Hermann Hesse, Storie di vagabondaggio, BEN, 1991.
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