Jean M. Auel

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Jean Marie Auel (1936 — vivente), scrittrice statunitense.

Incipit di alcune opere[modifica]

Ayla figlia della terra[modifica]

La bambina nuda corse fuori della capanna ricoperta di pelli verso la spiaggia sassosa dove il piccolo fiume formava un'ansa. Non le venne in mente di girarsi a guardare. Nella sua esperienza nulla le dava motivo di dubitare che il riparo e coloro che vi si trovavano non sarebbero stati lì al suo ritorno.
Entrò nell'acqua sollevando spruzzi; sentì i sassi e la sabbia scivolarle via sotto i piedi quando la sponda scese a picco. Si tuffò nell'acqua fredda e riemerse tra gli spruzzi, poi con alcune bracciate sicure raggiunse la ripida sponda opposta. Aveva imparato a nuotare ancor prima che a camminare e, a cinque anni, si trovava perfettamente a suo agio nell'acqua. Spesso non si poteva fare a meno di nuotare per attraversare un fiume.

Focolari di pietra[modifica]

Sull'orlo del ripiano di roccia calcarea si stava radunando un gruppo di persone che guardavano verso il basso con diffidenza. Nessuno faceva un gesto di benvenuto, anzi alcuni tenevano la lancia pronta, se non addirittura in posizione di attacco, segnalando una minaccia vera e propria. La giovane donna aveva l'impressione di percepire la paura che li rendeva prudenti. Restando ai piedi del sentiero, vide altri ancora affollarsi su quella cengia, guardando in basso, molto più numerosi di quanto immaginasse. Aveva già visto la stessa riluttanza ad accoglierli in altri popoli che avevano incontrato durante il Viaggio. Non è una novità, si disse. All'inizio è sempre così. Comunque si sentiva a disagio.

Gli eletti di Mut[modifica]

In preda alla paura, Ayla si aggrappò all'uomo che le stava accanto, mentre osservava gli stranieri che si avvicinavano. Giondalar le cinse le spalle con il braccio in gesto protettivo, ma lei continuò a tremare.
«È così grosso!» pensò Ayla, guardando meravigliata l'uomo che sembrava il capo, l'unico con i capelli e la barba rosso-fiamma. Non aveva mai visto una persona così gigantesca. Faceva sembrare piccolo persino Giondalar, sebbene colui che la stringeva a sé torreggiasse sulla maggior parte degli uomini. Lo straniero dai capelli rossi che avanzava verso di loro non era soltanto alto; era enorme, una specie di orso. Aveva il collo possente, il suo torace era largo il doppio di quello di un uomo comune, i suoi massicci bicipiti si sarebbero potuti paragonare alle cosce di molti individui.

La valle dei cavalli[modifica]

Ayla era come morta. Cosa importava che la pioggia gelata le graffiasse la pelle con aghi di ghiaccio? La giovane donna guardò innanzi a sé, gli occhi socchiusi per il vento, tirandosi sulla fronte il cappuccio di pelle di ghiottone. Violente raffiche le sbattevano la pelliccia d'orso contro le gambe.
Era ancora lontano il riparo? Credeva di ricordare d'aver visto, prima, una rada macchia d'alberi all'orizzonte, e desiderò d'aver prestato più attenzione, o che la sua memoria fosse buona come quella del resto del Clan. Pensava ancora a se stessa come a un membro del Clan, anche se non ne aveva mai fatto veramente parte, anche se adesso era morta, per loro.

Le pianure del passaggio[modifica]

La donna intravide un movimento nella foschia polverosa, davanti a loro, e si chiese se era il lupo che poco prima aveva visto precederli.
Lanciò un'occhiata preoccupata al compagno, poi cercò di nuovo il lupo, sforzandosi di vedere in mezzo ai turbini di polvere.
«Giondalar! Guarda!» disse tendendo la mano.
Verso sinistra, nel vento secco, si scorgevano i contorni vaghi di alcune tende di forma conica.
Il lupo seguiva certe creature bipedi che avevano incominciato a materializzarsi nell'aria polverosa. Impugnavano lance puntate contro di loro.

Bibliografia[modifica]

  • Jean M. Auel, Ayla figlia della terra, traduzione di Silvia Stefani, Longanesi, 1988. ISBN 8846200322
  • Jean M. Auel, Focolari di pietra, traduzione di Lidia Perria, Longanesi, 2002. ISBN 8830419850
  • Jean M. Auel, Gli eletti di Mut, traduzione di Annita Biasi, Longanesi, 1987. ISBN 8830407658
  • Jean Auel, La valle dei cavalli, traduzione di traduzione di Paola Campioli, TEA, 1990. ISBN 8878191698
  • Jean M. Auel, Le pianure del passaggio, traduzione di di Roberta Rambelli, Longanesi, 1991. ISBN 883041039X

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Opere[modifica]