Madame (cantante)
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Madame, pseudonimo di Francesca Calearo (2002 – vivente), cantautrice e rapper italiana.
Citazioni di Madame
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Dobbiamo imparare ad amare tutto di noi. Anche le parti peggiori, quelle che ci fanno soffrire e vorremmo cambiare. Perché se proviamo a cambiarle odiando ciò che siamo, facciamo un casino. Sbreghiamo tutto. [L'autostima è] comprendersi, accettarsi, perdonarsi: Se non ce l'hai, pensi di non valere nulla. [...] Insomma, non possiamo rovinarci la vita per il timore di soffrire. O di morire. Capirlo è stata una liberazione: ho imparato a respirare, a godermi i silenzi, il buio. Ad accettare le cose che accadono senza che io possa controllarle. Ad accettarmi. Oggi mi sono messa a posto, ho trovato un senso nell'amore. E ho stima di me. Perché seppur non abbia trovato la cura per lo star male, ho curato la paura di star male.[1]
- Sono una persona pesantissima di natura. Una persona che scava in profondità nelle cose finché non le capisce, determinata a darsi delle risposte.[2]
- In Puttana è come andare in altalena, fare un giro di 60 gradi e tornare al punto di partenza: ammirare la semplicità del linguaggio e delle persone che ignorano i termini aulici e sofisticati. Puttana è un una parola che conoscono tutti: io e Valentino, il clochard che incontro alla Stazione Centrale di Milano e mi chiede l'autografo; mia madre, mio nipote...[3]
«Sanremo più fluido»
Intervista di Andrea Laffranchi, Corriere della Sera, 19 dicembre 2020.
- La fluidità è il bello della mia generazione. Non solo nella musica. Anche nel genere: uomo, donna o fluido, chiunque può essere ciò che vuole. È una filosofia di vita. Sono individualista ma noto che i social ci hanno uniti, nel bene e nel male. Guardo il lato positivo: sono cadute barriere su razzismo e omofobia, migranti e sessualità che spesso vedo nei coetanei dei miei genitori.
- Non mi definirei rapper, perché ogni canzone che faccio è diversa, ma una che usa quel genere. Il rap amplia il discorso, spiega nei dettagli quello che il pop è costretto a semplificare.
- [Sul proprio pseudonimo] Viene da un generatore di nomi per drag queen. Prima di quello avevo pensato a spes, speranza in latino, ma non funzionava. Così è arrivato Madame Wild che poi ho semplificato.
Intervista di Silvia Locatelli, elle.com, 20 dicembre 2020.
- [Perché il rap?] Perché non ho l'estensione vocale di Ariana Grande o Laura Pausini... Ho cercato "donne rap": non c'era nessuna con le mie idee, la mia metrica, i miei testi.
- [La tua urgenza?] Mi innamoro continuamente di persone che ammiro. Assorbo, raccolgo e amplifico. Ho una forte empatia, a volte mi faccio penetrare troppo ma mi serve per scrivere. Non ho mai avuto una calligrafia mia, copiavo quella del compagno di banco. I miei quaderni sembrano scritti da 30 persone diverse.
- [Il sogno?] Volevo diventare insegnante di lettere prima che mi esplodesse questa cosa tra le mani... Il sogno è creare un liceo nuovo, economico-sociale, con una bella base di filosofia, psicologia e italiano, molti laboratori e una nuova materia: come gestire i social network.
- [A Vicenza come stai?] Mi annoio facilmente ma soffro d'ansia e quindi non riesco ad allontanarmi. Vado per boschi col mio cane Barney. Non potrei vivere a Milano: mi prosciuga le energie. Eppure ne ho tante.
- [Di cosa ha bisogno il mondo?] Di tranquillità. Se solo tutti pensassero di più ai cazzi loro... Il perbenismo è una piaga, un palo tra le ruote. Rilassatevi.
- [Come si concilia la scuola col lavoro?] Di merda. Ne ho cambiate tre. Amo studiare ma solo quello che piace a me. Sono una bambina ribelle. Non ti auguro una figlia come me.
Note
[modifica]- ↑ Da un monologo nel programma Le Iene di Italia 1, 2 novembre 2021; citato in Nicola Bambini, Il monologo di Madame: «Prendevo ansiolitici come fossero acqua, non mi amavo», vanityfair.it, 3 novembre 2021.
- ↑ Dall'intervista di Mario Manca, Madame: «Più invecchio e più mi sento a mio agio», vanityfair.it, 10 febbraio 2022.
- ↑ Citato in Maria Egizia Fiaschetti e Renato Franco, Madame e il titolo cambiato. La Rai: «L'ha voluto lei», Corriere della Sera, 18 dicembre 2022.