Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:05, 28 ago 2007

Stefan Zweig (1881 – 1942), scrittore austriaco.

  • I più commoventi fra questi individui erano per me – quasi m'avesse già sfiorato il presagio del mio futuro destino – gli uomini senza patria, o ancor peggio, quelli che in luogo di una patria ne avevano due o tre e non sapevano interiormente a quale appartenessero. (da Il mondo di ieri, capitolo Nel cuore dell'Europa)
  • Soltanto quegli ideali che non si sono logorati, o compromessi attuandosi, vivono in ogni generazione. Ad essi soltanto, non ancora adempiuti, è assicurato un costante ritorno.


Incipit de Il mondo di ieri

Se tento di trovare una formula comoda per definire quel tempo che precedette la prima guerra mondiale, il tempo in cui son cresciuto, credo di essere il più coinciso possibile dicendo: fu l'età d'oro della sicurezza. Nella nostra monarchia austriaca quasi millenaria tutto pareva duraturo e lo Stato medesimo appariva il garante supremo di tale continuità. I diritti da lui concessi ai cittadini erano garantiti dal parlamento, dalla rappresentanza del popolo liberamente eletta, e ogni dovere aveva i suoi precisi limiti. La nostra moneta, la corona austriaca, circolava in pezzi d'oro e garantiva così la sua stabilità. Ognuno sapeva quanto possedeva o quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi.

[Arnoldo Mondadori, traduzione di Lavinia Mazzuchetti]

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