Carl Schmitt: differenze tra le versioni

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'''Carl Schmitt''' (1888 – 1985), filosofo tedesco.
'''Carl Schmitt''' (1888 – 1985), filosofo tedesco.

==''Le categorie del politico''==
'''Copyright''': Il Mulino, Bologna, 1972, traduzione di Pierangelo Schiera.


*L'[[umanità]] è uno strumento particolarmente idoneo alle espansioni imperialistiche ed è, nella sua forma etico-umanitaria, un veicolo specifico dell'imperialismo economico. (da ''Le categorie del "politico"'' – Il Mulino, a cura di Gianfranco Miglio e Pierangelo Schiera)
*L'[[umanità]] è uno strumento particolarmente idoneo alle espansioni imperialistiche ed è, nella sua forma etico-umanitaria, un veicolo specifico dell'imperialismo economico. (da ''Le categorie del "politico"'' – Il Mulino, a cura di Gianfranco Miglio e Pierangelo Schiera)
*Ogni contrasto religioso, morale, economico, etnico o di altri tipo si trasforma in un contrasto politico, se è abbastanza forte da raggruppare effettivamente gli uomini in amici e nemici.


==''Teoria del partigiano''==
==''Teoria del partigiano''==

Versione delle 15:35, 14 mar 2008

Carl Schmitt (1888 – 1985), filosofo tedesco.

Le categorie del politico

Copyright: Il Mulino, Bologna, 1972, traduzione di Pierangelo Schiera.

  • L'umanità è uno strumento particolarmente idoneo alle espansioni imperialistiche ed è, nella sua forma etico-umanitaria, un veicolo specifico dell'imperialismo economico. (da Le categorie del "politico" – Il Mulino, a cura di Gianfranco Miglio e Pierangelo Schiera)
  • Ogni contrasto religioso, morale, economico, etnico o di altri tipo si trasforma in un contrasto politico, se è abbastanza forte da raggruppare effettivamente gli uomini in amici e nemici.

Teoria del partigiano

Integrazione al concetto del politico.

Copyright: Adelphi, Milano, 2005, traduzione di Antonio De Martinis.

  • La guerra dell'inimicizia assoluta non conosce alcuna limitazione. Trova il suo senso e la sua legittimità proprio nella volontà di arrivare alle estreme conseguenze. La sola questione è dunque questa: esiste un nemico assoluto, e chi è in concreto?
  • Il partigiano moderno non si aspetta dal nemico né diritto né pietà. Egli si è posto al di fuori dell'inimicizia convenzionale della guerra controllata e circoscritta, trasferendosi in un'altra dimensione: quella della vera inimicizia, che attraverso il terrore e le misure antiterroristiche cresce continuamente fino alla volontà di annientamento.
  • Con la lotta partigiana sorge un nuovo spazio di azione strutturato in maniera complessa, perché il partigiano combatte non in campo aperto e non sullo stesso piano della guerra combattuta al fronte.
  • Una collettività esiste come res publica, come cosa pubblica, ed è messa in discussione quando in essa si forma uno spazio estraneo alla cosa pubblica, che contraddice efficacemente quest'ultima.

Citazioni su Carl Schmitt

  • Carl Schmitt [...] riprendendo l'affermazione di Clausewitz secondo la quale appunto la guerra non è che "la continuazione della politica con altri mezzi", giungeva a conclusioni ancora più estreme sostenendo che la guerra è addirittura l'essenza o il presupposto della politica. Carl Schmitt in qualche modo configurava la relazione tra guerra e politica come una sorta di circolarità sulla base della quale a periodi di guerra, e cioè, per ricondurci alla definizione che davamo prima, a periodi di soluzione violenta dei conflitti, succedono fasi di soluzione pacifica dei conflitti, che sono appunto fasi di politica. (Umberto Curi, dall'intervista Guerra e politica – Venezia, Museo Correr, sala Armature, 14 marzo 1988)

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