American Psycho

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American Psycho

Immagine American psycho.svg.
Titolo originale

American Psycho

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2000
Genere thriller, giallo
Regia Mary Harron
Soggetto Bret Easton Ellis (romanzo)
Sceneggiatura Guinevere Turner, Mary Harron
Produttore Edward R. Pressman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

American Psycho, film statunitense del 2000 con Christian Bale, regia di Mary Harron.

Frasi[modifica]

  • Abito all'American Gardens Building, sull'81a West, 11o piano. Mi chiamo Patrick Bateman, ho 27 anni. Credo fermamente nella cura della persona, in una dieta bilanciata, nel rigoroso e quotidiano esercizio fisico. La mattina noto in genere un certo gonfiore intorno agli occhi, mi applico un impacco di ghiaccio e passo agli esercizi di stretching; ne conosco un migliaio. Tolto l'impacco di ghiaccio, mi detergo con una lozione che pulisce i pori in profondità. Per la doccia uso un gel detergente ai principi attivi. Quindi un sapone al miele e mandorle. E per il viso un gel esfoliante. Applico quindi una maschera facciale alle erbe che lascio agire per 10 minuti mentre proseguo nella mia routine. Uso sempre una lozione dopobarba con poco o niente alcol, dato che l'alcol secca la pelle e fa apparire più vecchi. Quindi una lozione emolliente, un balsamo antirughe per il contorno degli occhi e infine una lozione protettiva idratante. C'è una vaga idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione. In realtà non sono io, ma una pura entità, qualcosa di illusorio. Anche se so mascherare la freddezza del mio sguardo, e tu puoi stringermi la mano e sentire la mia carne contro la tua, e magari perfino arrivare a credere che i nostri stili di vita sono probabilmente comparabili... la verità è che io non sono lì. (Patrick Bateman)
  • Mettere fine all'apartheid per dirne uno e rallentare la corsa agli armamenti nucleari, lo stop al terrorismo e alla fame del mondo. Dobbiamo procurare cibo e un tetto a chi ne è sprovvisto. Opporci ad ogni forma di discriminazione e promuovere i diritti civili e far si che le donne godano di eguali diritti. Dobbiamo incoraggiare un ritorno a quelli che sono i valori morali della tradizione. Ma cosa ancora più importante noi dobbiamo promuovere un generale impegno sociale. Redimere dal materialismo imperante le giovani generazioni. (Patrick Bateman)
  • Vi piace Phil Collins? Io sono un fanatico dei Genesis. Per la precisione dall'80 quando uscì quel famoso album, "Duke". Prima di allora, in realtà non riuscivo a capire i loro lavori. Troppo artificiosi, troppo intellettuali. È con "Duke" che la presenza di Phil Collins si fa più evidente. Io credo che Invisible Touch sia indiscutibilmente il capolavoro del gruppo. Un'epica meditazione sull'intangibilità. Allo stesso tempo arricchisce e approfondisce il significato dei tre precedenti album. Christy, togliti l'accappatoio. Ascoltate la brillantezza e il nitore del suono di Banks, Collins e Rutherford insieme. Potete in pratica sentire ogni sfumatura dei vari strumenti. Sabrina, togliti il vestito. In termini di maestria lirica e di abilità compositiva, quest'album raggiunge un nuovo picco di professionalità. Sabrina, perché non, non balli un po'? Prendete le parole di Land of Confusion. In questa canzone, Collins sottolinea il problema degli abusi del potere politico. In Too Deep è la canzone pop più commovente degli anni '80. Sulla monogamia e sull'impegno. È una canzone che porta lo spirito ad elevarsi, le parole sono positive, affermative, come, come mai ho sentito nel rock. Christy, mettiti in ginocchio, in modo che Sabrina possa vederti il buco del culo. La carriera di Phil Collins come solista sembra essere più commerciale, e quindi più soddisfacente, in senso più ristretto. Specialmente in canzoni come In the Air Tonight e Against All Odds. Sabrina, non stare lì a guardare, mangialo. Ma sono anche convinto che Phil Collins dia il meglio di sé nell'ambito del gruppo, che come artista e solista, e sottolineo la parola artista. Questa è Sussudio, grande, grande canzone. Una delle mie preferite. (Patrick Bateman alle due prostitute)
  • Devo restituire una videocassetta. (Patrick Bateman)
  • Allen mi ha scambiato per quella testa di cazzo di Marcus Elbestrem. In effetti anche Marcus lavora alla P&P e fa le stesse identiche cose che faccio io. Anche lui ha un debole per gli abiti di Valentino e gli occhiali di Oliver. Marcus e io andiamo persino dallo stesso barbiere anche se io ho un taglio di capelli decisamente migliore. (Patrick Bateman)
  • Sei una fottuta troia di merda. Ho voglia di ammazzarti a coltellate, e di sguazzare nel tuo sangue. (Patrick Bateman)
  • Amo vivisezionare le ragazze. Sapevi che sono totalmente pazzo? (Patrick Bateman)
  • Ho tutte le caratteristiche di un essere umano: carne, sangue, pelle e capelli. Ma non un solo, chiaro e identificabile sentimento, a parte l'avidità e il disgusto. (Patrick Bateman)
  • Guarda quella indefinita tonalità di bianco; la raffinata consistenza della carta... oh mio Dio, ha persino una filigrana. (Patrick Bateman)
  • Harold! Sono Bateman, Patrick Bateman. Sei il mio avvocato, voglio che tu sappia che ho ucciso un sacco di persone. D-delle prostitute in un appartamento del centro... a, a... dei, dei barboni, non so, 5 o 10. Ah... e una ragazza che ho incontrato a Central Park, l'ho lasciata in un parcheggio dietro, dietro una pasticceria. Ho ucciso Bethany la mia ex ragazza con una sparachiodi, e... e un uomo, un, un vecchio finocchio con un cane, l'altra settimana! Ho ucciso un'altra ragazza..con una sega a motore! [piange e ride]. Ho dovuto farlo, stava cercando di scappare. E poi c'è stato... anche qualcun altro, non riesco a ricordarmi, forse una modella, ma, ma anche lei è morta! E... Paul Allen! Ho ucciso Paul Allen! Con un'ascia! Sulla faccia! Il suo corpo si sta sciogliendo in una vasca da bagno piena di acido! Non voglio omettere assolutamente nulla, penso di aver ucciso almeno... 20 persone, può darsi 40! Uh, uh, uh, molti omicidi li ho ripresi con la videocamera. A-alcune ragazze hanno visto le videocassette, allora gli ho tagliato gli occhi... Con... con la lametta, da barba, e poi... gliel'ho, gliel'ho strappati dalle orbite... Questa sera, ho, ehehah, ho dovuto... ho dovuto uccidere un sacco di persone, le ho massacrate! Non, non sono sicuro di riuscire a venirne fuori... questa volta. Credo, sì, insomma... credo di essere un uomo, ecco... credo di essere un uomo piuttosto malato. Quindi, se puoi domani... mi faccio vedere all'Harry's Bar. Quindi, ecco... tieni gli occhi aperti. (Patrick Bateman)
  • Non ci sono più barriere da attraversare. Tutto ciò che ho in comune con l'incontrollabile e la follia, la depravazione e il male, tutte le mutilazioni che ho causato e la mia totale indifferenza verso di esse; tutto questo ora l'ho superato. La mia pena è costante e affilata, e io non spero per nessuno un mondo migliore, anzi voglio che la mia pena sia inflitta agli altri, voglio che nessuno possa sfuggire. Ma anche dopo aver ammesso questo non c'è catarsi: la mia punizione continua a eludermi, e io non giungo a una più profonda conoscenza di me stesso. Nessuna nuova conoscenza si può estrarre dalle mie parole. Questa confessione non ha nessun significato. (Patrick Bateman)

Dialoghi[modifica]

  • Patrick Bateman: Ti piacciono Huey Lewis and the News?
    Paul Allen : Ehm, sì, così.
    Patrick Bateman: I loro primi lavori erano un po' troppo new wave per i miei gusti, ma con l'album Sports che uscì nell'83, hanno ingranato la marcia giusta, commercialmente e artisticamente. [si mette un impermeabile, e prende un'ascia] L'intero album ha un sound incisivo, chiaro, ed è lo specchio di quel consumato professionismo che ha fatto di quella formazione una band da brivido. È stato paragonato a Elvis Costello, ma io credo che Huey possieda in misura maggiore un cinico senso dell'umorismo.
    Paul Allen: Ehi, Elbestrem?
    Patrick Bateman: Sì, Allen?
    Paul Allen: Perché ci sono tutti questi giornali per terra? Hai, hai un cane? Un chow-chow per caso? Ah ah!
    Patrick Bateman: No, Allen.
    Paul Allen: Cos'è, un impermeabile?
    Patrick Bateman: Indovinato. Nell'87 uscirono con questo, Fore, giudicato il loro album migliore. Secondo me il capolavoro in assoluto è Hip to be Square, una canzone che ti prende talmente che la gente neanche ascolta le parole. Invece dovrebbero, perché non parla solo del piacere del conformismo, e dell'importanza del trend, è anche una personale dichiarazione di quello che la band vuole essere. Ehi, Paul! [lo colpisce violentemente con l'ascia] Ahhh! Prova a riservare un tavolo al Dorsia adesso, fottutissimo di un bastardo!
  • Patrick Bateman: Sapete che diceva Ed Gein a proposito delle donne?
    Van Patten: Ed Gein? Il maître del Canal Bar?
    Patrick Bateman: No, il serial killer, Wisconsin, anni '50.
    McDermott: Cosa diceva Ed?
    Patrick Bateman: Diceva: "Quando vedo una bella ragazza per la strada penso due cose: una parte di me vorrebbe uscirci insieme, parlare con lei, essere carino, dolce, trattarla nel modo giusto...
    McDermott: E l'altra parte che pensava?
    Patrick Bateman: ...Che effetto farebbe la sua testa su un palo!

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