Andrée Ruth Shammah

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Andrée Ruth Shammah nel 2019

Andrée Ruth Shammah (1948 – vivente), regista teatrale e direttrice artistica italiana.

Citazioni di Andrée Ruth Shammah[modifica]

  • Ci sono tanti modi per fare una cosa, ma solo uno è giusto per quell'attore, in quel momento, su quel palcoscenico. [Strehler] Non si dava pace finché non lo trovava. Credeva che la poesia del teatro potesse cambiare il mondo, ci credeva come in una missione. Quando penso al teatro di Giorgio, la prima cosa che mi viene in mente è una vitalità pazzesca. Il Piccolo restava chiuso per settimane mentre lui provava, ma tutta Milano, da fuori, sapeva che dietro quelle porte stava succedendo qualcosa. Questo non lo ha salvato dall'essere un uomo molto solo. "Non fare il mio sbaglio. Non credere che i cieli del teatro siano più belli di quelli veri", mi diceva. Il fatto è che i suoi, di cieli, erano i più belli.[1]
  • Milano a differenza di altre città ha costruito cose che durano, ha costruito dei muri. Ma i muri non servono a niente se non hanno dei contenuti vivi. Non dico che dobbiamo farci da parte, ma che è venuto il momento di dare sempre più spazio, di creare le condizioni perché ci sia questo passaggio. Bisogna sapere cambiare perché nel cambiamento c'è la vitalità. È ciò che penso di Milano. Saprà cambiare, saprà dare spazio a chi si era spaventato dal ritmo della città ed era stato escluso, uno scrittore che non riusciva a pubblicare, un musicista che componeva la sua bella musica, un ragazzo che non si sentiva partecipe. Milano ha bisogno che io reagisca e che la si aiuti. Ma mentre dico queste parole avverto ancora una volta un atto d'arroganza. Non è Milano che ha bisogno di noi. Siamo noi che abbiamo bisogno di Milano.[2]

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Sara Chiappori, Andrée Ruth Shammah: "Strehler credeva che il teatro potesse cambiare il mondo", repubblica.it, 10 giugno 2021.
  2. Dall'intervista di Maurizio Giannattasio, Andrée Ruth Shammah e «Un canto per Milano»: «Lavoro per fare spazio a persone e volti nuovi», corriere.it, 13 luglio 2020.

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