Casco

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Un casco integrale usato dal pilota automobilistico Ayrton Senna

Citazioni sul casco.

  • A Reims il direttore di gara non mi ammise al via. Disse che una ragazza così bella non poteva rischiare la vita e che l'unico casco che dovevo mettere era quello del coiffeur. Volevo ucciderlo. (Maria Teresa de Filippis)
  • Bisognerebbe imporre l'uso del casco nelle storie d'amore. (Sex and the City)
  • È strano, ma quando mi infilo il casco non penso a nient'altro e solo a correre. (Sophia Flörsch)
  • Farlo col goldone e come avere il casco in moto, | è più sicuro ma si gode poco. (Club Dogo)
  • Indossavo il casco e non mi vedevano come un diverso per via del colore della pelle. Mi vedevano solo come un pilota, e sono stato in grado di fare cose che altri non erano in grado di compiere. (Lewis Hamilton)
  • Lo ripeto, sotto il casco, donna e uomini siamo del tutto uguali. (Lella Lombardi)
  • Lo sapevate che la legge sul casco obbligatorio per la moto, qui in Italia, arrivò sulla spinta di Maurizio Costanzo? [...] Fino alla metà degli anni Ottanta – gli anzianotti come me lo ricordano bene – l'obbligo ancora non c'era. Ultimi in Europa, ci saremmo arrivati soltanto nell'86: quando i minorenni dovettero forzatamente indossarlo per la nuova legge [...]. E fu proprio Costanzo ad agitare le acque: ospitò nel suo show un professionista genovese, mi pare fosse un medico, che da poco aveva drammaticamente perso la figlia quindicenne in un incidente stradale. La ragazza era senza casco alla guida di un cinquantino, fu travolta da un'auto. Quell'ospite si vide più di una volta e la sua sofferenza colpì: chiedeva che si pensasse ai più giovani, che il casco diventasse un obbligo almeno per loro. Furono gli spettatori e poi l'opinione pubblica a spingere la politica verso l'obbligo del casco. Arrivammo ultimi in Europa per le resistenze dei costruttori, naturalmente, che temevano un calo delle vendite se fosse passato l'obbligo. Una miopia colpevole, ma i tempi erano quelli: invece di mandare un messaggio sulla bellezza del casco, invece di regalarne uno coloratissimo a chi comprava la Vespa 50, la Piaggio aveva commissionato a non so più quale Politecnico uno studio sulla pericolosità del casco: che riduce la visibilità laterale e toglie i suoni dalle orecchie. Molti di noi già allora espressero qualche perplessità. Io naturalmente non so se Maurizio Costanzo volesse fare servizio pubblico, oppure se inseguisse soltanto la visibilità, o il potere, o magari tutte e tre le cose insieme. Ma posso facilmente immaginare che, all'epoca, qualche pressione perché si fermasse ci sia stata. E forte. Non ho mai conosciuto Costanzo, ma di questa sua battaglia gli sono sempre stato grato. (Nico Cereghini)
  • Melo, guarda come sei maschio senza casco! I capelli al vento sono più sinceri! (Qualunquemente)
  • Non sono una ragazza. Sono un pilota: quando mi metto il casco e corro a 230 all'ora, nessuno nota la differenza. A parte la treccia di capelli, naturalmente. (María Herrera)
  • Orecchino, capelli lunghi. Quando corro, in gara, ho sempre camicia e cravatta sotto la tuta. E nel casco faccio un buco per poter fumare prima del via. (Marco Lucchinelli)
  • Padre, ma è vero che all'inferno il casco non è obbligatorio? (Il cosmo sul comò)

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