Charles Townshend

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Charles Townshend (1765 circa)

Charles Townshend (1725 – 1767), politico britannico.

Citazioni di Charles Townshend[modifica]

  • [In un discorso alla Camera dei comuni britannica, in qualità di Cancelliere dello Scacchiere, contro i coloni americani] «Ora basta. Bisogna sospendere l'Assemblea di New York fino a quando non sia disposta ad applicare la legge. Poiché la solita rappresaglia degli americani sta nel non voler votare gli emolumenti per i governatori, bisogna garantire il pagamento di questi con tasse sugli americani. Quali tasse? Dato che gli americani, senza che si possa capire perché, preferiscono le tasse esterne, benissimo! avranno tasse esterne. Applicheremo diritti sul vetro, il piombo, i colori, la carta e il tè. E per esigere queste tasse nuove, creeremo in America un corpo residente di commissari alle Dogane».[1]

Citazioni su Charles Townshend[modifica]

  • Nel 1767 Charles Townshend, uomo simpaticissimo, amante dei paradossi, ricco tanto di spirito quanto d'impertinenza, "il quale era di tutti i partiti e si prendeva beffe di tutti" e in un dibattito difendeva con pari genialità le due tesi opposte; Townshend, che "superava Lord Chatam in eloquenza, Burke nelle immagini, Grenville in vanità, Rigby in impazienza, se stesso in distrazione e il mondo intero in buon umore", era Cancelliere dello Scacchiere. (André Maurois)

Note[modifica]

  1. Citato in André Maurois, Storia degli Stati Uniti (Histoire des États Unis), traduzione di Giorgio Monicelli, I Record, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1966, p. 117.

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