Filippo Melantone
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Nome grecizzato di Philipp Schwarzerd (1497 – 1560), teologo tedesco.
Citazioni di Filippo Melantone
[modifica]- Pur ammettendo che la beata Maria preghi per la Chiesa, è forse lei che riceve le anime nell'ora della morte? È forse lei che trionfa sulla morte? È lei che vivifica? Che cosa fa il Cristo, se è la beata Maria ad occuparsi di tutto questo? Benché meriti, in sommo grado, i più grandi onori, ella non vuole essere uguale a Cristo; al contrario ella vuole che noi consideriamo i suoi esempi e che ci atteniamo fermamente ad essi. (dalla Apologia della Confessione di Augusta, 21)
- La Chiesa è la congregazione dei Santi, in cui il Vangelo è rettamente insegnato e i sacramenti correttamente amministrati. Sebbene la Chiesa sia l'insieme dei Santi e dei veri credenti, poiché in questa vita vi sono strettamente mescolati ipocriti e peccatori, resta comunque valevole il sacramento amministrato da tali persone [...] Sia i sacramenti, sia la Parola hanno effetto a motivo della loro istituzione da parte di Cristo a prescindere dal loro venire amministrati da uomini indegni. (dalla Confessione augustana, art. 7 – 8, 1530)
- L'esperienza dimostra che questo nostro ammonimento sull'utilità dell'astrologia non è fuori luogo: essa non viene a stabilire una necessità fatale, ma piuttosto contribuisce a esortarci a una vigile condotta morale, affinché con la ragione guidiamo le nostre inclinazioni e, riconosciuta la nostra originaria infermità, domandiamo più ardentemente l'aiuto divino.[1]
Note
[modifica]- ↑ In Grande Antologia Filosofica, vol. XI, Il pensiero della Riforma cattolica, traduzione di G. Faggin, Marzorati, Milano, 1969; citato in Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari, a cura di Guido Davico Bonino, prefazione di Claudio Magris, Einaudi, Torino, 1997, p. 372. ISBN 8806147234
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