Francesco Costa (giornalista)

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Francesco Costa

Francesco Costa (1984 – vivente), giornalista, blogger e saggista italiano.

Citazioni di Francesco Costa[modifica]

  • Viviamo in un mondo incasinato e cerchiamo continuamente di trovargli un ordine catalogando le cose, suddividendo il tempo, etichettandolo, e quindi ogni generazione ha un nome, ogni cosa vecchia ha un suo ritorno inesorabile e ogni cosa nuova è una svolta, un’ondata, un cambio di paradigma: l’inizio di un’era, la fine di un’era e poi ricominciare. Spesso va a finire che esageriamo, per venderci meglio a noi stessi o agli altri, e definiamo eccezionali cose che non lo sono: il più delle volte l’ondata non è un’ondata, la svolta non è la svolta, l’era che finisce non finisce o non è mai iniziata.[1]
  • La nostra storia, la storia dell’umanità, è un susseguirsi infinito di grandi cambiamenti politici, sociali, scientifici, culturali, tecnologici: tantissimi movimenti collettivi inizialmente impercettibili che guadagnano forza progressivamente finché non si parano davanti ai nostri occhi e ci mostrano – a volte anche con una certa durezza – che qualcosa è cambiato. In bene o in male, spesso in tutti e due i modi insieme.[2]
  • [Su Matteo Salvini] Il suo indiscusso successo di consensi si è basato fin qui su una formidabile somiglianza con un pezzo significativo degli italiani, un mix di atteggiamento da bulletto al bar, esibizione del cinismo, vittimismo infantile, linguaggio da tronista e impianto valoriale composto da proverbi e buongiornismi.[3]
  • Che cos’è, quindi, anzi, chi è un’intellettuale? È [...] qualcuno la cui attività culturale produce una qualche forma di cambiamento, prima ancora che appagamento, approvazione, polemica o intrattenimento (che comunque non mancheranno). E che produce quel cambiamento attraverso talenti che vanno oltre l’abilità tecnica nella loro arte o la capacità di combattere una qualche battaglia, bensì attraverso il dono del vedere quello che non vediamo, e mettercelo davanti rendendolo improvvisamente chiaro; del dirci qualcosa che non ci piacerà ma a cui comunque ci ritroveremo a pensare per settimane o mesi o anni, se saremo disposti ad ascoltarla; del saper argomentare un’idea con originalità, efficacia e rigore, inchiodando le incoerenze altrui e provocando pensieri prima ancora che emozioni. [4]
  • Michela Murgia è stata un’intellettuale, nel senso più puro del termine [...]. Diceva cose che nessuno aveva detto prima e altre che avevamo già sentito ma che lei sapeva dire meglio. Affrontava questioni note da punti di vista laterali, era spiritosa anche quando parlava delle cose più serie e profonda quando parlava delle più leggere. Sapeva andare contropelo rivolgendosi agli amici come ai nemici, e a entrambe le categorie di persone rendeva prima o poi inevitabile farci i conti: spesso ottenendo di far emergere la loro, la nostra inadeguatezza, e magari così facendo insegnando ogni tanto qualcosa – magari una cosa diversa da quella che voleva dirci, certo: si insegna anche esibendo i propri limiti – a chi fosse disposto a non arrendersi alla prima reazione, o lasciandoci comunque un po’ diversi da come eravamo prima.[4]

Note[modifica]

  1. Francesco Costa, Con e senza Francesco Totti, Undici, 27 settembre 2016.
  2. Francesco Costa, The Big Seven, francescocosta.net, 3 novembre 2019.
  3. Da Poca roba, francescocosta.net, 23 luglio 2021.
  4. a b Francesco Costa, Non importa se eravate d’accordo con Michela Murgia, Il Post, 15 agosto 2023.

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