Gianluca Grignani

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Gianluca Grignani

Gianluca Grignani (1972 – vivente), cantautore, chitarrista e produttore discografico italiano.

Citazioni di Gianluca Grignani[modifica]

  • [Giorgio Gaber] È stato un artista trasversale, non soltanto un figlio del suo tempo: molti suoi dischi sono ancora attualissimi.[1]
  • Fra i cantautori poi Gaber, a mio giudizio, era uno dei più maturi: era avanti. Non si capisce tutto di lui al primo ascolto, come accade con altri che pure sono dei grandissimi. A ogni nuovo ascolto si scoprono cose diverse, particolari mai notati prima. Le sue canzoni non sono "semplici" come diceva lui: infatti aveva anche il pregio di saper comunicare con strutture articolate.[2]
  • Io appartengo a una generazione cresciuta in una società filoamericana, di cui fra l'altro stiamo pagando anche molte conseguenze negative: se non ci fossero stati cantautori come lui [Gaber] a farci conoscere una musica diversa, una cultura diversa, io come altri colleghi non avrei mai affrontato gli argomenti che affronto. E nel toccarli non avrei mai alternato, alla leggerezza, anche un piglio più ruvido.[3]

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Destinazione Paradiso[modifica]

Etichetta: PolyGram, 1995, prodotto da Massimo Luca e Vince Tempera.

  • Si dice che | per ogni uomo | c'è un'altra come te. (da La mia storia tra le dita, n. 1)
  • Ma questa volta abbassi gli occhi e dici: | "noi resteremo sempre buoni amici", | ma quali buoni amici maledetti, | io un amico lo perdono | mentre a te ti amo. (da La mia storia tra le dita, n. 1)
  • E c'è una cosa che io non ti ho detto mai, | i miei problemi senza te | si chiaman guai | ed per questo che mi vedi fare il duro | in mezzo al mondo | per sentirmi più sicuro | e se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato, | ricorda a volte un uomo | va anche perdonato | e invece tu, | tu non mi lasci via d'uscita | e te ne vai con la mia storia fra le dita. (da La mia storia tra le dita, n. 1)
  • Stasera scriverò una canzone | per soffocare dentro un'esplosione | senza pensare troppo alle parole, | parlerò di quel sorriso | di chi ha già deciso | quel sorriso che una volta | mi ha aperto il paradiso. (da La mia storia tra le dita, n. 1)
  • Il falco va | senza catene | fugge agli sguardi, | sa che conviene | e indifferente sorvola già | tutte le accuse, | boschi e città. (da Falco a metà, n. 2)
  • Un viaggio a senso solo | senza ritorno se non in volo, | senza fermate ne confini, | solo orizzonti, neanche troppo lontani. (da Destinazione Paradiso, n. 6)
  • Un posto per scrollarsi via di dosso | quello che c'è stato detto e | quello che oramai si sa. (da Destinazione Paradiso, n. 6)
  • C'è che prendo un treno che va | a paradiso città | e vi saluto a tutti e salto su, | prendo il treno e non ci penso più. (da Destinazione Paradiso, n. 6)

Note[modifica]

  1. Citato in Pedrinelli, p. 78.
  2. Citato in Pedrinelli, pp. 77-78.
  3. Citato in Pedrinelli, p. 77.

Bibliografia[modifica]

  • Gianluca Grignani, Facciamolo ancora cantare; in Andrea Pedrinelli (a cura di), Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti, Kowalski, Milano, 2008 (pp. 77-78). ISBN 978-88-7496-754-4

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