Gran Premio d'Europa 1993

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Il tracciato di Donington Park nella configurazione adottata per il Gran Premio d'Europa 1993

Citazioni sul Gran Premio d'Europa 1993.

  • [«La gara di Donington 93 ce la ricordiamo tutti, è entrata negli annali. Anche per te fu una gara speciale, riuscisti ad ottenere il tuo primo punto iridato [...]»] Di quella gara ho un ricordo indelebile, Senna mi passò all'ultima curva e vidi la traiettoria che aveva, mi stupì e la provai. Mi resi conto che c'era un grip molto maggiore di dove passavano tutti gli altri piloti me compreso. La feci anch'io e così potei tenermi dietro per una ventina di giri Patrese su di una Benetton. Aldilà di quello feci solo due cambi gomme ed arrivai letteralmente sulle tele. (Fabrizio Barbazza)
  • Può essere considerato un giorno clamoroso nella storia dei Gp per almeno tre aspetti. Punto uno, la F.1 iridata andava a Donington per la prima volta e tutti avevano poca conoscenza della pista. Punto due, Senna si trovava in una chiara situazione d'nferiorità tecnica, perché la sua McLaren-Ford in condizioni normali di certo non poteva valere la competitività delle Williams di Prost e Hill. Punto tre, l'arrivo della pioggia per la gara fu un potente fattore destabilizzante, che finì per cambiare le carte in tavola, sconvolgendo completamente la scala dei valori e concedendo così al brasiliano di metterci tanto del suo, sovvertendo i pronostici. [...] Non è che ci fosse una pioggia pazzesca, questo no. C'era una pioggerellina all'inglese, bella fitta e costante ma non certo un acquazzone. Il problema vero era un altro: Donington è una pista molto bella che presenta alcuni dislivelli. In altre parole, questi rendevano il terreno fertile all'insorgere di rigagnoli tali da dar vita in gara a piccoli fiumicciattoli, che qua e là attraversavano l'asfalto, con grande pericolo di aquaplaning. In altre parole, delle vere e proprie trappole, in grado di rovinare la gara di un pilota. Ecco, la grandezza dell'impresa di Ayrton sta anche in questo, ovvero nella capacità di guidare sul bagnato e con quelle insidie, con la stessa sicurezza e padronanza che si hanno sull'asciutto. (Jean Alesi)
  • Se vogliamo parlare del Gp d'Europa 1993, facciamolo ma diciamola tutta... [...] a quello che segretamente ci dicevamo tra noi piloti, piuttosto stupiti nel vedere ciò che era successo, con Ayrton che praticamente sul bagnato aveva rifilato un giro a tutti. [...] Se a casa un tifoso lucida il poster in camera, i rivali nel dopo gara fanno altri ragionamenti. Tipo questo: per caso aveva qualcosa di particolare nel traction control che faceva andare la sua McLaren assai meglio di ogni altra macchina? Nella sua squadra gli avevano trovato una soluzione o un settaggio non voglio dire irregolari ma particolari tanto da avere a disposizione una specie di arma decisiva, per rendere ancor più efficaci le immmense capacità di Senna? [...] ti ho sinceramente restituito ciò che ci dicevamo nell'immediato dopo gara e quel che sussurravano i piloti più direttamente battuti da Senna. Le risposte, in fondo, nessuno le ha poi cercate né trovate. Solo che di quella grande prestazione di Senna è un po' rimasto questo interrogativo. Cosa aveva, quel giorno di fenomenale la sua McLaren? Oppure fu solo farina del sacco del top driver? [...] Senna sul bagnato era un vero maestro, ma io non andavo mica piano. [...] Ayrton era il più forte, tuttavia a Donington 1993 il distacco, le prestazioni e il passo erano così differenti dagli altri, da far sorgere qualche dubbio. [...] magari quella vittoria fu ottenuta non "malgrado" la McLaren, ma magari "grazie anche" a una McLaren settata perfettamente e con un traction control migliore rispetto a quello di tutti noi. [...] la mia stima su Senna resta tanta e la sua bravura assoluta e mai in discussione. Eppure di quella corsa mi torna in mentre soprattutto ciò che ti ho appena confidato... (Riccardo Patrese)

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