Jacopo Morrone

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Jacopo Morrone nel 2018

Jacopo Morrone (1983 – vivente), politico italiano.

Interventi alla Camera dei Deputati[modifica]

Dall'intervento alla seduta del 23 novembre 2022

Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 13 di mercoledì 23 novembre 2022

  • Emerge [...] non solo la grave difficoltà che le donne vittime di violenza incontrano nel cercare aiuto, ma anche l'evidente ritardo delle istituzioni a provvedere e a investire sulla costruzione di contesti che favoriscano la ricerca di aiuto e di sostegno da parte di queste donne.
  • Gli operatori di ogni ambito, in particolare quello sanitario e quello sociale, dovrebbero poter contare su un'organizzazione efficiente, tale da prendere in carico la vittima di violenza con modalità uniformi nell'intero territorio nazionale. Si deve sentire come obbligatorio recuperare la situazione quando ancora è possibile, quando ancora non si è raggiunto il punto di non ritorno, che è il femminicidio.
  • [...] è necessario che siano già tratteggiate, per le donne abusate, anche le vie di uscita dal tunnel della violenza, dando speranza e realtà alternative, presa di coscienza della propria autonomia, come persone e, quando occorre, anche economica. Fare squadra, infatti, significa prevedere un percorso successivo, per consentire alle donne afflitte dalle violenze subite di reinserirsi nella società in piena sicurezza e autonomia, attraverso un processo articolato di formazione che consenta loro di entrare nel mondo del lavoro, di sviluppare le proprie capacità, di rendersi indipendenti in un'ottica di crescita personale.
  • [...] sarebbe poco lungimirante e proficuo affrontare il tema della violenza di genere esclusivamente dal punto di vista normativo e giudiziario. C'è, infatti, chi afferma - credo a ragione - che il percorso che sfocia in gravi violenze e nel femminicidio sia già presente nel periodo adolescenziale, nei primi rapporti di coppia fra i giovanissimi, in cui già è possibile, in diversi casi, riconoscere alle stesse dinamiche, con le adolescenti che accettano o ritengono normali atteggiamenti possessivi, aggressivi e prevaricatori del giovane partner e credono nelle cosiddette scuse riparatrici.
  • [...] serve partire presto per contrastare la violenza di genere e bisogna passare inevitabilmente per l'educazione, l'educazione anche all'affettività. La prevenzione - l'ho già affermato - è la strada maestra fin dalle prime relazioni affettive, dove ciò che è giusto e normale che accada nelle relazioni non è ancora chiaro.
  • Non possiamo dimenticarci [...] della violenza diffusa dai trapper, icone delle giovani e giovanissime generazioni, anche di origine straniera, di seconda generazione, amplificate dai social, dove si sono ritagliati ampi spazi. C'è chi ha giustamente denunciato il sessismo e la sistematica denigrazione delle donne. Nei testi di diversi trapper ci sono donne ridotte a esseri subumani e oggetti sessuali. Qui musica e cultura musicale non c'entrano o non c'entrano assolutamente nulla: qui c'entra una mentalità intollerante contro regole interpretate come imposizione sociale e culturale non condivisa.

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