John Webster

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John Webster, La Duchesse de Malfi, 1893

John Webster (1580 circa – 1634 circa), drammaturgo britannico.

The Duchess of Malfi[modifica]

  • Antonio: Amor consiglia loro | Di cercarlo tra pastori senza ambizioni, | Ove non si parla di doti, e a volte | Tra quieti parenti cui nulla han lasciato | I genitori morti. (III, 3, 133-7)
  • Cariola: Che sia lo spirito di grandezza o di donna | A regnare di più su di lei, non so, ma dimostra | Una spaventosa follia. Devo avere molta pietà di lei. (I, 2, 398-400)
  • Antonio: Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono | le prime scintille di una risoluzione crescente, | che eleva l'anima ad azioni nobili. (I, 2, 62-3)
  • Duchessa: I diamanti che valgono di più | Si dice, sono quelli passati per le mani di molti gioiellieri. (I, 2, 196-7)
  • Duchessa: Perché non posso sposarmi? | Non sono io a inventare, così, | Nessun mondo né costume nuovo. (III, 2, 115-7)
  • Duchessa: Se volete sapere dove respira un uomo completo, | lo dico senza adulazione, volgete gli occhi | E fate un corteo in voi stesso. (I, 2, 332-4,)

[John Webster, The Duchess of Malfi, ed. by J. Russell Brown, London 1964, traduzione di Maria Maddalena Parlati]

  • Duchessa: Miseria di noi che siamo nate grandi, costrette a corteggiare perché nessuno osa farlo lui. E come un tiranno ricorre ad ambigue parole e spaventosi equivoci così noi dobbiamo esprimere le nostre violente passioni per enigmi e con i sogni, abbandonando la via della virtù, che non è fatta per sembrare ciò che non è.

Citazioni su John Webster[modifica]

  • Lo sguardo di Webster sul mondo e sul teatro è laterale – così suggeriscono certe affermazioni di Achille Bonito Oliva riguardo alle distorsioni dell'artista manierista, e pare che questa immagine possa coerentemente accostarsi ad illuminare anche il drammaturgo inglese. (Maria Maddalena Parlati)
  • [...] i suoi personaggi, in particolare quelli femminili, si agitano, tentando di allargare i propri ambiti di azione, oppure, come nel caso della famosa Duchessa di Amalfi [opera di Webster], di restringerli ad inglobare e proteggere la proposta quiete di una domesticità che, nella prima età moderna e nelle arene discorsive proposte dal teatro, risulta essere ancora fuori posto e fuori tempo. (Maria Maddalena Parlati)
  • In The Duchess of Malfi, l'azione drammatizza gli estremi dell'oppressione quando la protagonista femminile viene torturata e uccisa dai suoi fratelli, che non approvano la sua affermazione del proprio diritto di scegliere l'uomo che vuole. La fonte di Webster per il dramma mostrava chiaramente la fine della Duchessa come giusta punizione per la lussuria mostrata nello scegliersi da sola un marito e per la sua disubbidienza ai fratelli, e così la tragedia è stata letta ai critici moderni. (Kathleen McLuskie)
  • Riguardo alle ideologie del tempo di Webster, The Duchess of Malfi sembra un dramma eccezionale. Poco nella discussione contemporanea sulle donne avrebbe potuto far immaginare il ritratto partecipe della volitiva sessualità della Duchessa e si può dubitare che egli avrebbe fatto proprie le chiavi di interpretazione che ho proposto io. (Kathleen McLuskie)

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