La monaca di Monza (film 1962)

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La monaca di Monza

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Giovanna Ralli in una scena del film

Titolo originale

La monaca di Monza

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1962
Genere drammatico, storico
Regia Carmine Gallone
Soggetto Carmine Gallone, Lucia Drudi Demby, Giuseppe Mangione
Sceneggiatura Carmine Gallone, Lucia Drudi Demby, Giuseppe Mangione
Produttore Carmine Gallone, Henry Lombroso
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

La monaca di Monza, film italo-francese del 1962 con Giovanna Ralli e Gabriele Ferzetti, regia di Carmine Gallone.

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Virginia [dopo l'incontro coi genitori]: Mi abbracciavano come si fa con un moribondo. Per loro non esisto più, non sono mai esistita.
    Benedetta: Hai ragione, con loro non saresti mai felice. La tua famiglia è qui in convento, con noi.
    Virginia: Solo a vederli mi sono sentita gelare.
    Benedetta: Qui c'è qualcuno che ti vuol bene.
    Ottavia: Il nostro affetto non basta. Stai attenta, Virginia: non puoi rifugiarti in convento solo perché hai paura, qui si entra per passione.
  • Virginia: Mi dicevi del Lambro. Hai sistemato tutto?
    Molteno: Io me lo auguro, ma la zona è vasta ed è difficile da pattugliare.
    Virginia: Non so come farei senza di te: giusto ed esatto come una bilancia.
  • Benedetta [mentre Virginia abbandona il convento]: Virginia, non devi andar via.
    Ottavia: Ormai ha deciso.
    Benedetta: Ha deciso quando ha pronunciato i voti, non si può tornare indietro.
    Ottavia: L'hanno costretta, sono voti che non valgono. Non è mai troppo tardi per veder chiaro in se stessi.
    Benedetta: Virginia, non si rimedia ad un errore con un altro errore!
  • Borromeo: La corruzione dilaga facilmente nei luoghi di clausura, proprio perché sono di clausura.
    Barca: Sì, però sono baluardi necessari.
    Borromeo: Sì, purché funzionino veramente da baluardi. Spesso purtroppo si cerca di fare santi quelli che non ne hanno la minima voglia.
  • Giudice: Ma se questi sono i fatti, quali sono i sentimenti? Tu affermi che il tuo amante ti incitava ad abbandonare la veste religiosa, a ottenere lo scioglimento dei voti.
    Virginia: È così.
    Giudice: Perché allora hai preferito prolungare la tresca? Perché?!
    Virginia: Non potevo abbandonare il convento, non potevo.
    Giudice: Avevi paura dello scandalo?
    Virginia: No, non solo. C'era una forza che mi teneva.
    Giudice: Non ti rendi conto che così aumentavi la gravità della tua colpa?
    Virginia: Me ne rendo conto.
    Giudice: Come riuscivi a vivere così divisa? Non ti tormentavi?
    Virginia: I primi tempi sì, mi tormentavo. Avrei voluto morire.
    Giudice: E dopo?
    Virginia: Dopo non sentivo più nulla.
    Giudice: Non hai nemmeno l'attenuante di un sentimento umano. Amavi quell'uomo? Di', lo amavi? È stato condannato a morte, lo sai? [Virginia inizia a piangere] Rispondi, rispondi!
    Virginia: Non lo so.

Citazioni su La monaca di Monza[modifica]

  • Penultimo film di Gallone: un pesante drammone storico, il cui maggiore interesse è il lussuoso cast. (Il Mereghetti)
  • Sfarzoso, accademico e greve. (Il Morandini)

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