Max Ascoli

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Max Ascoli (1898 – 1978), accademico italiano naturalizzato statunitense.

Citazioni di Max Ascoli[modifica]

  • Gobetti è stato consumato non si sa se dalla sua fatica o dal dolore per non poterla continuare. Non saremo più rimbrottati e stimolati da lui, non diremo più male di Gobetti, ora che è diventato il povero Gobetti e la sua opera ci appare sempre meglio come qualcosa di necessario e provvido.[1]
  • Gobetti non era tutto in questa o in quella sua attività, tanto che come scrittore poteva far a meno della comprensione, come pensatore di un sistema e come uomo politico di un partito; Gobetti era tutto nella sua illimitata capacità di agire, nella rapidità quasi inverosimile con cui sapeva comprendere, racchiudere in una forma, suscitare energie. E poi scrivere, trovare il tempo per passare ore in biblioteche, tenere corrispondenze con centinaia di uomini, e amministrarsi e pubblicare libri che imballava poi con le sue stesse mani.[1]

Note[modifica]

  1. a b Da Saluto a Gobetti, Il Quarto Stato, numero 1, 27 marzo 1926; riportato in Bibliotecaginobianco.it.

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