Quinta Strada

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Un tratto della Quinta Strada di New York

Citazioni sulla Quinta strada (ingl. Fifth Avenue) di New York.

Citazioni[modifica]

  • Una signora maestosa, elegante, superba, bella. Avevo sempre l'impressione che la folla che la invadeva si pulisse accuratamente le suole delle scarpe, prima d'osare di mettervi piede. (Emanuel Carnevali)

Vittorio Zucconi[modifica]

  • La Quinta è una sinfonia alla gloria e alla miseria prodotte dalla civiltà del secondo Novecento, un paradiso del superfluo dove è più facile trovare un venditore di diamanti da mezzo miliardo che un fruttivendolo.
  • Ma questa è Fifth Avenue, ragazzi, mica via Garibaldi. Tutto il mito, l'assurdità, il sogno, la leggenda di New York sono spalmati qui, lungo i sei chilometri di asfalto butterato che vanno dal fiume Harlem fino al Village[1] che il mondo ha trasformato nella strada maestra dei suoi desideri e delle sue illusioni.
  • Se la Fifth Avenue è divenuta lo stradone del mondo, il «Liston»[2] dove strusciano i piedi insieme il presidente del Nicaragua socialista e l'ex capitano della guardia somozista[3] in esilio, dove il diplomatico sovietico con la lista delle spese segrete per le matrone del Comitato Centrale sarà probabilmente servito da un commesso ebreo appena scappato dall'URSS, dove il tassinaro iraniano esiliato dallo scià porta in giro l'ex generale della Savak[4], è perché il mondo ha trasformato questi palazzi nel totem alzato all'unica religione che ci accomuna tutti: l'acquisire.

Note[modifica]

  1. Greenwich Village.
  2. Parola veneta per indicare un luogo della città particolarmente usato per il passeggio.
  3. Riferito alla dinastia nicaguarense dei Somoza.
  4. Servizi segreti imperiali iraniani operanti tra il 1957 e il 1979.

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