William Ritter

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William François Marie Ritter, noto anche con lo pseudonimo di Marcel Montandon (1867 – 1955), scrittore, critico d'arte, critico musicale e pittore svizzero.

Citazioni di William Ritter[modifica]

  • [...] Bruckner non era probabilmente fatto per cesellare sonetti musicali: era un gigante, il quale non s'esprimeva a proprio bell'agio, se non col mezzo di una orchestra completa, la più possibilmente completa.[1]

L'VIII Esposizione internazionale di belle arti a Monaco di Baviera[modifica]

  • [Nikolaos Gysis] [...] fu uno dei più fini decoratori del tempo nostro, il solo disegnatore che si possa citare subito dopo l'Ingres ed uno dei più squisiti creatori di bellezza che abbia mai esistito. I suoi tipi di fanciulle, di genii, di Eros, di centauri non si possono comparare che ai marmi sacri dell'antica Grecia. Greco fino al midollo dell'osso, Gysis aveva quasi naturalmente ereditato la tradizione dei suoi avi: era egli nato nelle Cicladi, a Tinos, ma, dai vent'anni in poi, aveva vissuto a Monaco, ritornando, tratto tratto, ad Atene e nell'Asia Minore, per ritemprarvisi e riportarne una nuova provvista di colore e di beltà, di chiarezza e di limpidità nelle idee. (p. 62)
  • [Nikolaos Gysis] La sua mostra è di una nobiltà senza pari: nature morte, con le quali riposava dalle altere speculazioni del suo pensiero; scene orientali ed elleniche, certi studi delle quali fanno pensare a Decamps; scene allegoriche della più ideale concezione, una «Sinfonia primaverile» acquistata dalla Pinacoteca di Monaco; un'«Apparizione del nuovo secolo» comprata a Zurigo per la casa Toble [...], un'apparizione di Cristo, preceduta dalla luce apocalittica; centinaia di disegni, che contano tra le cose migliori, che si possano vedere al mondo, formano uno assieme di sovrana eloquenza, d'una bellezza e d'una dignità indimenticabili. (p. 62)
  • L'importanza che assume l'arte di Walter Leistikow va rendendosi ogni dì più considerevole. Ora come ora, egli è il solo paesista berlinese che abbia uno stile suo proprio e che accoppii forse a tutte le doti di serietà, di convincimento e di intimo e profondo senso della composizione tedesca, la grazia, il fascino, la semplicità e la naturalezza dei coloristi francesi. Il suo lago di Grunewald, tra i pini inondati da una chiarità grigia ed argentea, è cosa assolutamente bella e può venire considerata come sintesi del paesaggio prussiano, troppo a lungo disdegnato dagli artisti e calunniato dai letterati. (p. 68)

Note[modifica]

  1. Da Musicisti moderni: Anton Bruckner, in Emporium Rivista mensile illustrata d'arte letteratura scienze e varietà, Istituto italiano d'arti grafiche Bergamo - Editore, vol. XXIII, Aprile 1906, n. 136, pp. 259-260.

Bibliografia[modifica]

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