Agrippina maggiore

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Busto di Agrippina maggiore

Vipsania Agrippina, nota come Agrippina maggiore (14 a.C. – 33), nobildonna romana.

Citazioni su Agrippina maggiore[modifica]

  • Aveva un eroico ardire, molta grandezza di animo, e poteva dirsi di lei, che si era privata affatto di tutte le debolezze del sesso. Ebbe solamente quei soli difetti, che nelle persone della sua condizione, si chiamano vizii nobili, perch'era sostenuta, ambiziosa, altiera, incapace di cedere, e di fare la menoma bassezza; ostentando in ogni occasione un cuore di smalto contro tutte le disgrazie della fortuna. (Jacques Roergas de Serviez)
  • [Agrippina] fu maritata a Germanico, bello, di sua età, il quale molto fu di bisogno alla repubblica, e, per adozione fu figliuolo di Tiberio Cesare. Assai per questo lei fu famosa; ma più famosa fu perché ella, con ostinato proposito, fece resistenza alla perfidia del superbissimo imperatore. (Giovanni Boccaccio)
  • Non era meno gloriosa [di Germanico] per rare doti Agrippina sua moglie, perché, oltre l'essere nipote d'Augusto, aveva quella virtù che fa essere superiore a tutte le lodi. Era da tutti così espressamente conosciuta la sua castità, che non si trovò mai in pericolo di essere ferita dalle lingue più avvelenate dalla calunnia; e tanto più era ammirabile in lei quella bella virtù, quanto più brutti erano stati gli esempi licenziosi avuti dalla sua genitrice [Giulia maggiore]. (Jacques Roergas de Serviez)
  • Nulla però dispiacque di più a Tiberio quanto il calore d'affetto manifestato dal popolo ad Agrippina: la chiamavano onore della patria, sola rimasta del sangue di Augusto, esemplare unico della virtù antica. (Publio Cornelio Tacito)

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