Aleks Çaçi
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Aleks Çaçi (1916 – 1989), militante comunista e poeta albanese.
Citazioni di Aleks Çaçi
[modifica]- Lasciate le vostre capanne | prendete le armi. | E i miserabili divennero partigiani. | [...] Che gioia, | vincere e ritrovarsi tra fratelli | Anche il sole sembrava diverso. | A Cerme, ora, non c'è più la palude | il Terbuf delle pestilenze | ma i campi ordinati e fertili; | la terra nutrice | si è ripulita dagli sterpi | e può parlare col cielo. | È per questo che voi | Che vivete il domani | Andate a lavorare sodo | Ma con gli occhi brillanti. | Figlio mio, buon viaggio. | Andate avanti! | Ma ogni tanto | girate la testa | guardate come eravamo | e come siamo oggi.[1] (p. 125)
- Non potevano farci niente | non ci possono fare niente | perché qui | il vento il fuoco i raggi | del sole della luna | ci conoscono per averci visti | sempre. | La nostra bandiera è stata | il fuoco il lampo il fulmine. | Ogni volta che parlavamo | usciva dalla nostra bocca | amara | il nome del popolo che soffriva. | Ora ogni volta che parliamo | esce dalla nostra bocca gioiosamente | il nome del popolo libero. | La Rivoluzione ha dato occhi belli alla gente.[1] (p. 124)
- Vedrò una bandiera rosso fiamma | Che avvolgerà tutto il mondo. | Ho sognato il comunismo | e per il comunismo | mi si è bruciato il cuore | ho camminato scalzo e stanco. | Ho promesso a mia madre, | un mondo comunista. | Come potrei non aspettare ancora?[1] (p. 21)
Note
[modifica]- ↑ a b c Citato in Davide Rossi, Letteratura albanese: realismo socialista 1945-1990, Dhimitër S. Shuteriqi, Ismail Kadare, Dritëro Agolli, Pgreco, 2016 , ISBN 8868021722
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