Alessandra Kersevan
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Alessandra Kersevan (1950 – vivente), saggista ed editrice italiana.
Citazioni di Alessandra Kersevan
[modifica]- Commemorare i morti nelle foibe significa sostanzialmente commemorare i rastrellatori fascisti e i collaboratori dei nazisti. Per gli altri morti, quelli vittime di rese dei conti o vendette, c'è il 2 di novembre.[1]
- In città come Trieste il collaborazionismo interessò tante categorie di persone, e molti di quelli che vengono definiti civili erano collaborazionisti, delatori di professione, spioni che denunciavano gli ebrei. L'attenzione a questi fatti è funzionale alla criminalizzazione della resistenza jugoslava che fu la più grande resistenza europea. Di riflesso si criminalizza tutta la resistenza, e si è aperto il varco per criminalizzare anche quella italiana.[1]
- Nelle foibe non sono finite donne e bambini, i profili di coloro che risultano infoibati sono quasi tutti di adulti compromessi col fascismo. I casi di alcune donne infoibate sono legati a fatti particolari, vendette personali, che non possono essere attribuiti al movimento di liberazione.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b c Citato in I partigiani in cattedra: così la Toscana riscrive la tragedia delle foibe, Ilgiornale.it.
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