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Alessandro Gramigni

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Alessandro Gramigni (1994)

Alessandro Gramigni (1968 – vivente), pilota motociclistico italiano.

Citazioni di Alessandro Gramigni[modifica]

  • Adesso sono tutte gare sul bagnato, anche quando è asciutto. È come se tutti aspettassero tutti per tre quarti di gara, per poi giocarsela fino in fondo e spingere veramente al limite solo nei giri conclusivi. Anni fa questa cosa succedeva quando correvi sul bagnato. Pioveva, la pista era un disastro e partivi con la consapevolezza che nessuno sarebbe scappato e che, quindi, l'obiettivo della prima metà di gara era restare in piedi e non cadere, per poi giocarsi tutto nei giri conclusivi. [...] oggi ho l'impressione che siano un po' tutte gare sul bagnato, perché i piloti sembrano comportarsi come quando noi correvamo sotto la pioggia. Però sia chiaro, non dico che prima era meglio e adesso è peggio, ma semplicemente che è diverso, è come parlare di due mondi differenti.[1]
  • Anni fa i piloti avevano mille sensibilità e, probabilmente, erano anche più suonati. Ai tempi, oltre ad un gran manico, dovevi avere talento anche nel capire la moto, nel saperla interpretare, oppure nel gestire i rapporti con squadra, manager, sponsor. Oggi basta saper andare forte, mentre a tutto il contorno c'è chi ci pensa, elettronica compresa, con moto evolute rispetto a cavalli imbizzarriti che non aspettavano altro di farti volare per aria. Prima, giusto per fare una battuta, quattro ossa a stagione te le rompevi, adesso te ne rompi uno. Purtroppo, a volte, arriva anche chi non ha nemmeno il talento, magari perché è forte solo nel contorno che ha saputo crearsi. Vale, in particolare, per le categorie minori, ma non per la MotoGP: lì se ci arrivi è perché hai manico.[1]
  • [Sul Gran Premio motociclistico del Sudafrica 1992] Avevamo rifatto talmente tante volte il cilindro della mia moto che lo chiamavamo "stucco". Quando si ruppe definitivamente, senza dirmi nulla i tecnici mi montarono quello della 250 bicilindrica di Reggiani. In gara capii subito che la moto era diversa dal solito: partii male, poi risalii in testa, ma l'acqua si surriscaldò. Allora rallentai, lasciando strada a Martinez, che si era detto disponibile ad aiutarmi in caso di volata. Chiusi terzo e divenni Campione del Mondo delle 125.[2]
  • [«Guardando al tuo passato hai dei rimpianti?»] No perché ogni scelta l'ho fatta io, nel bene e nel male. Poi è normale commettere degli errori, fa parte della vita. Ad esempio nel 1992 ho lasciato Aprilia e sono andato in Gilera, poi la moto di Noale è migliorata tanto e Biaggi ha vinto 4 Mondiali. Se fossi rimasto li avrei potuti vincere io? Non so lo perché Biaggi comunque era molto forte, più bravo di me. Non ho rimpianti e sono contento della mia carriera.[3]
  • [«Che clima si respirava nel paddock negli anni novanta?»] Una volta si faceva gruppo, si andava anche in vacanza insieme tra una gara e l'altra. Tra italiani eravamo molto legati poi in gara ovviamente ognuno pensava per sè. [...] C'era una bella atmosfera. [«Oggi non è più così?»] Ora è tutto un po' più professionale: ci sono i contratti con gli sponsor, i social e si cerca visibilità. È cambiato il mondo, la realtà quotidiana e per forza di cose anche il motociclismo.[3]

Citazioni su Alessandro Gramigni[modifica]

  • Alex è un toscano "fumantino", molto "incazzoso", ma leale, una qualità che mi colpì molto. Poi sbagliò qualcosa nella sua gestione: era una bella manetta, ma si credeva anche collaudatore. (Carlo Pernat)

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Emanuele Pieroni, Alex Gramigni: "Adesso sono tutte gare sul bagnato. Valentino? Deve fregarsene di tutto e andare avanti", mowmag.com, 21 luglio 2021.
  2. Citato in Alessandro Gramigni, "eroe del dolore", motociclismo.it, 31 ottobre 2021.
  3. a b Dall'intervista di Marianna Giannoni, Alex Gramigni si racconta "Non ho rimpianti, ma se non avessi lasciato Aprilia?", corsedimoto.com, 16 settembre 2022.

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