Alfio Belluso

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Alfio Belluso (1855 – 1903), scrittore e poeta italiano.

Incipit di alcune opere[modifica]

A' pie' dell'Etna[modifica]

Intorno agli abituri ermi e quieti
Fioriscon gli orti: Cibali declina
Piccolo e bianco in mezzo agli aranceti,
Grande Catania sta sulla marina.
Macchie di fichi d'india, aspri roveti
S'ammucchian sulla balza e la vicina
Lava: di luccichi trepidi e lieti
Splende del Jonio giù l'onda turchina.

I Baci[modifica]

Posa sul sen fra'palpiti,
Posa, o mia bella, il viso,
Non han la terra e gli esseri,
D'amor non han tal riso;
A noi d'intorno olezzano
Serti di gemme e fior.

In una chiesa[modifica]

C'è ne l'altar maggiore un crocifisso,
Lungo, stecchito, dal volto soffrente,
Come viva persona, guarda fisso,
Un san Giovanni, la devota gente.
Accendon quattro lampade sul muro,
Fioche, come dinanzi a un moribondo,
Mandan puzzo i sepolcri umidi e scuro
Sonnecchia un frate, ruminando, in fondo.

Non pensi a me...[modifica]

Tu ne' tuoi campi verdi
Forse non pensi a me,
Mentre un gran desiderio
Io sento, qui, di te.
Forse tu dici al core :
Obliam, obliam que' di ;
Io dico al core : palpita,
Palpita ognor cosi.

Resurrezione[modifica]

Nel fiorir dell'april mite e giocondo,
Alati suoni di campane, in questa
Alba immensa vibranti, dite al mondo,
Ch'oggi l'oppressa umanità si desta.
Non è Cristo, che i freni della morte
Ed i coperchi della tomba spezza;
È la vita, la vita bella e forte,
Che sorge nella nova, giovinezza.

Bibliografia[modifica]

  • Alfio Belluso, A' pie' dell'Etna, ed. N. Giannotta, 1899.
  • Alfio Belluso, I Baci, ed. Ricordi, 1883.
  • Alfio Belluso, In una chiesa, ed. Zanichelli, 1886.
  • Alfio Belluso, Non pensi a me..., ed. A. De Marchi, 1893.
  • Alfio Belluso, Resurrezione, ed. N. Giannotta, 1899.

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