Alfons Dopsch

Alfons Dopsch (1868 – 1953), storico austriaco.

Economia naturale ed economia monetaria[modifica]

Incipit[modifica]

L'oggetto del presente volume costituisce un problema più che famoso della storia economica generale. Esso appare semplice, secondo la concezione fino ad ora accettata e si mostra, al contrario, molto più complicato a chi indaghi più minuziosamente le fonti di un'epoca qualsiasi e non prenda ad osservare unilateralmente soltanto una parte di esse.

Citazioni[modifica]

La concezione corrente dell'economia naturale e dell'economia monetaria come di un susseguirsi di epoche economiche in uno sviluppo lineare e crescente dai primitivi e dalla più remota antichità fino all'alto livello della nostra cultura attuale, crolla non appena si sia acquistata coscienza della grande varietà di forme che le fonti mostrano ovunque. Tale pluralità di fenomeni storici rende impossibile costringere la verità in uno schema così semplice. Anche la scappatoia, che è necessaria a quella teoria dell'evoluzione, di spiegare tutti i fatti storici che le si oppongono congetturando delle ricadute dall'economia monetaria nell'economia naturale, fallisce allorché i singoli procedimenti vengano accertati con una più precisa indagine. Le qualificazioni tipologiche usate fin qui si dimostrano assolutamente inadatte a rappresentare la verità storica, poiché l'economia naturale e l'economia monetaria non sono affatto suscettibili di essere distinte l'una dall'altra così come si è usato fare per lo più. (prefazione, p. V)
Mi preme perciò prima di tutto di chiarire i fatti storici e a questo fine mi sembra necessario di comprendere fondamentalmente in questo esame tutti i popoli e tutti i tempi; e ciò non soltanto per conseguire una visione complessiva ma, insieme, per offrire il più ampio materiale possibile di confronto. (prefazione, p. V)
Questo libro può contribuire così al nuovo orientamento, ora in formazione, della nostra conoscenza complessiva della storia economica; esso ci deve aiutare specialmente a liberarci da quella unilateralità di cui era stata causa per lungo tempo la teoria economica, prima ancora che la completezza dei singoli dati storici fosse in grado di ottenere una più benemerita reazione sul complesso. (prefazione, p. VII)
L'economia naturale e l'economia monetaria vennero raffigurate come due concetti ben definiti e con essi furono caratterizzate delle ben determinate forme economiche. Così, fino nei tempi più recenti, l'economia monetaria e l'economia naturale sono state poste in assoluto contrasto l'una con l'altra non soltanto da economisti ma anche da storici dell'economia. Nell'economia naturale o lo scambio manca del tutto, ed allora è economia naturale pura; o le merci vengono barattate direttamente con merci (scambio in natura). Invece l'economia monetaria è fondamentalmente contradistinta dal fatto che le relazioni economiche si attuano con l'aiuto di un mezzo circolante, la moneta, riconosciuto come un generale valore di scambio. Questa «moneta» può essere diversa presso i vari popoli, a seconda dei tempi e dei luoghi; e, come esempio, serve per lo più la moneta costituita da capi di bestiame (Viehgeld), specialmente da vacche nel primo medio evo germanico, o da conchiglie (kauri) presso gli isolani del Pacifico. (cap. I, p. 1)

Bibliografia[modifica]

Alfons Dopsch, Economia naturale ed economia monetaria nella storia universale, traduzione di Bruno Paradisi, Sansoni, Firenze, 1949.

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