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Alice Arcuri

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Alice Arcuri (1984 – vivente), attrice italiana.

Intervista di Eleonora di Nonno, fanpage.it, 17 maggio 2024.

  • [Il pubblico ti ha conosciuta in Doc 2 come Cecilia, la "cattiva" della storia, e sul web qualcuno ti ha definita "vipera bionda". Che peso hai dato a quei commenti negativi?] Quando ho bisogno di un parere sono io a chiederlo e solitamente mi rivolgo al "parlamento" di persone che mi circondano, come amici o familiari. Il giudizio, positivo o negativo che sia, se viene da estranei o se non è richiesto, non mi tocca. Penso sempre a una poesia di Kipling che dice di trattare il successo e la sconfitta allo stesso modo, come due impostori. La prima persona che deve essere convinta del proprio lavoro sono io, mi sento abbastanza solida su questo aspetto. Quando giravo Doc leggevo cose molto brutte legate alla mia estetica. Non voglio fare polemica o politica, ma è un dato di fatto che questo tipo di commenti è rivolto alle donne e quasi mai agli uomini. C'era chi scriveva: "Ma perché non l'avvelenate?", "Ma che vuole sta cessa?". Però credo anche che se sono riuscita a rendere così tanto antipatico il mio personaggio, vuol dire che la mia interpretazione era credibile.
  • [Cosa ti fa arrabbiare del tuo lavoro?] Sono un animale molto pacifico ma non devo essere provocata altrimenti mi parte la brocca. Non mi dà fastidio chi non è puntuale ma non transigo sulla mancanza di studio degli altri. Sapere che io ho passato delle ore del mio tempo a studiare e a prepararmi sul copione e scoprire che invece qualcuno non l'ha fatto mi fa impazzire. Significa che questo mestiere non ti appassiona e la trovo una mancanza di rispetto nei confronti della troupe. Mi è capitato molto raramente che si verificasse questa situazione ma anche in quesi casi non ho mai alzato il dito contro nessuno. La regola numero uno che ho imparato facendo teatro è che ognuno ha i propri problemi e deve essere il capo, in questo caso il regista, a occuparsene.
  • [Prima della carriera da attrice praticavi scherma a livello agonistico. Hai trovato punti di contatto tra questo sport e la recitazione?] Sono due attività molto connesse tra loro, entrambe hanno a che fare con il corpo e con il mettersi in mostra. Sia quando fai una gara che quando entri in scena hai la sensazione che il tempo si dilati. C'è poi l’aspetto delle emozioni forti, quelle che provi prima di un match o prima di recitare. Hai la sensazione di non avere più saliva in bocca. Nella preparazione per un ruolo ci metto tutta me stessa, di notte prendo appunti e giro sempre con il copione sotto il braccio. I momenti di pausa li vivo benissimo perché stacco completamente dalla mia meticolosità e dal mio rigore.
  • [Sei madre e attrice, ruoli che nella nostra società sono spesso inconciliabili. Hai mai dovuto rinunciare a qualcosa o qualcuno ti ha mai detto di farlo?] No, nessuno mi ha mai messo i bastoni tra le ruote. Ammetto di aver dovuto prendere delle decisioni. Il più grande cambiamento della mia vita è stato abbandonare il teatro, una scelta che ha avuto a che fare con la maternità. Non riuscivo a sopportare l'idea di stare senza vedere mio figlio per tanto tempo, così mi sono orientata verso la televisione.

Filmografia

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