Amedeo Balbi

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Amedeo Balbi (2011)

Amedeo Balbi (1971 – vivente), astrofisico, divulgatore scientifico e saggista italiano.

Citazioni di Amedeo Balbi[modifica]

  • Quando Vera Rubin iniziò a studiare astronomia, i corsi di dottorato in molte università statunitensi (tra cui Princeton) erano per soli uomini, e nel 1969 lei fu la prima donna autorizzata a usare il telescopio dell'osservatorio di Mount Palomar. Oggi ha 87 anni, il mondo e cambiato un po' anche grazie a lei, e anche per questo sarebbe bello vederla ricevere quel riconoscimento[1].[2]

Un pianeta davvero speciale[modifica]

  • [...] per quanto entusiasmante sia l'idea di spingerci fuori dalla nostra culla, o di trovare prima o poi altri mondi adatti alla vita intorno ad altre stelle, sappiamo già che nulla potrà mai sostituire completamente la Terra. Il nostro pianeta è, verosimilmente, l'unica casa possibile per noi e per la vita che conosciamo.
    Immaginare un futuro multi-planetario per la nostra specie è un'idea potente, che va certo perseguita: ma non deve farci perdere di vista la realtà. Amare l'universo, esplorarlo e capirlo, significa anche rendersi conto della precarietà del nostro piccolo mondo, e di come il nostro destino dipenda dal suo benessere. (p. 19)
  • Non è vero, come talvolta si dice, che siamo la sola specie in grado di alterare l'ambiente terrestre su scala globale. I cianobatteri che poco più di due miliardi di anni fa iniziarono a pompare ossigeno nell'atmosfera, sterminando la maggior parte degli organismi anaerobi precedenti e preparando l'arrivo delle forme multicellulari, sono un esempio di come la vita possa plasmare radicalmente le condizioni di un intero pianeta. Ma noi esseri umani siamo certamente gli unici in grado di farlo consapevolmente, e su scale di tempo rapidissime. (p. 19)
  • Una delle cose più importanti che si capiscono studiando l'universo è quanto sia speciale il pianeta dove ci è capitato di nascere. Non speciale nel senso di privilegiato o superiore, ma nel senso di prezioso. Prezioso per noi e per tutte le altre forme di vita che si sono adattate a viverci, attraverso un lungo e accidentato percorso di selezione naturale. La sensazione immediata, viscerale, della bellezza e della fragilità della Terra è comune a tutte le donne e gli uomini che hanno avuto la fortuna di osservarla dallo spazio: ha anche un nome, «overview effect», termine coniato dallo scrittore Frank White nel 1987 dopo aver intervistato 29 astronauti. (p. 19)

Note[modifica]

  1. Il premio Nobel per la fisica.
  2. Da Nobel: è l'ora di Vera Rubin?, in Le Scienze, n. 566, ottobre 2015, p. 23.

Bibliografia[modifica]

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