Angelo Orlando

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Angelo Orlando

Angelo Orlando (1962 – vivente), sceneggiatore, regista e attore italiano di cinema, teatro e televisione.

Incipit di Barbara[modifica]

Silenzio. Tuoni lontani. C'è una musica che arriva lenta: le note di una canzone. La scena è immersa nel buio. Ad un tratto, il lieve fascio di luce tremolante di una candela, illumina il volto di una VECCHIA che a passi lenti, ciabatta verso l'interno della scena. La sua voce è strascicata come i suoi passi. Parla napoletano stretto.

La vecchia (*): Suricillo, suricillo… eh… suricillo… 'nu juorn… 'nu suricill' e città jett' a truva' 'nu suricill' e campagna… "Povero fratu mio… e comme si' ridotto malamente… assolutamente te ne a veni' 'nu poco a sta addo' me…" "Ma pecchè? Io sto bbuon cca!" Facett' chill'ato. "Ma tu che dici? Cca' se magna male… che è 'sta rrobba? Zeppun… carta e' 'giurnal viecchie… tutta munnezz… a casa mia se magna bbuon… furmagg… prusutt' e tutt' chell' che vvuò!" Comme jette e comme nun jette… tutt'e ddoie e surecill se ne jetter da campagna e 'rrivaron' a' città. "Jamm… trase! Trase!" Facett' o' suricill' casalingo… e arapette a porta…

Il rumore di una porta che si apre cigolando.

La VECCHIA scompare nel buio, insieme alla fiammella della candela. Appare la scena della camera da letto di Barbara. Dai vetri della finestra, proviene una luce intermittente che è quella di un'insegna luminosa. Accanto alla finestra, una poltroncina. Due uomini legati con manette alla spalliera di ferro del grande letto matrimoniale. Sono ALDO e PINO. In mutande, magliette intime e calzini. Ai lati del letto: sulla sinistra, un alberello secco ornamentale; sulla destra un comodino basso in legno con telefono e annessa segreteria; più a destra un mobile stereo. Davanti al letto, poco spostato sulla destra, un bel sofà leopardato con cuscini e un grande orsacchiotto col fiocco e la cartella a tracolla. Due statue africane in legno, stile tribale sono messe come a guardia della stanza. Per terra, decine e decine di bambole e giocattoli ammassati gli uni sugli altri. Sul pavimento anche gli abiti dei due uomini, sparsi un po' dappertutto.

Bibliografia[modifica]

  • Angelo Orlando, Barbara: stesura teatrale tratta dalla sceneggiatura del film omonimo, Alberto Gaffi editore in Roma, 2001.

Film[modifica]

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