Angelo Sullam

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Angelo Sullam

Angelo Sullam (1881 – 1971), giurista e attivista italiano.

Ritornando al medioevo[modifica]

  • Se noi volessimo prestar fede a certe leggende ed a quanto anche molti scrittori moderni hanno affermato, gli ebrei sarebbero venuti in Rumenia all'epoca dei Dari, prima degli stessi coloni romani, dai quali i Rumeni odierni si vantano di discendere. Pure ammesso che ciò non sia vero e non sia nemmeno vero che gli ebrei discendano dagli ebrei Kozari dell'ottavo secolo di Cristo, è in ogni modo storicamente provato che gli Israeliti cominciarono a stabilirsi in Valacchia nel 1367 e nel 1376, come ammettono gli stessi scrittori rumeni. Quanto alla Moldavia la presenza di ebrei è ufficialmente constatata già nel 1391. (p. 5)
  • Il 6 aprile 1881 il governo rumeno emanava la legge sugli stranieri, che se non mirava da prima gli ebrei, veniva poi esclusivamente contro di essi rivolta. Per questa legge l'ebreo può essere esiliato da un momento all'altro e per semplice provvedimento amministrativo; a quali infamie, a quali abusi essa si presti par facile immaginare; pure la malvagità delle autorità rumene è andata più in là dell'imaginazione. Basti un esempio tra mille. Nell'agosto del 1899 un sarto ebreo di Calarash per il semplice crimine di non aver accordato credito al capo della polizia locale e per essersi lagnato degli schiaffi che questo impiegato gli aveva per ciò somministrati, veniva bandito dalla Rumenia. (pp. 6-7)
  • Mentre la costituzione rumena chiama stranieri gli ebrei e toglie ad essi il diritto di acquistare immobili rurali per prescrizione, compera e donazione e, secondo la giurisprudenza persino per successione; le leggi precedenti e susseguenti la costituzione stessa obbligano gli ebrei al servizio militare nelle peggiori condizioni. Essi infatti non possono essere né volontari, né medici, né farmacisti, né possono aspirare a grado alcuno nemmeno a quello di caporale; israeliti, che durante la guerra dell'indipendenza erano stati sul campo di battaglia creati ufficiali, vennero retrocessi in omaggio alla legge. (p. 10)
  • I Rumeni si lagnavano che gli ebrei erano e sono inassimilabili e li hanno perciò aggravati di leggi che hanno reso possibile la sola assimilazione degli israeliti senza coscienza, che si battezzano per far fortuna, e dei bambini frutto di colpevoli amori. (p. 19)
  • I Rumeni accusano gli ebrei di emigrare troppo facilmente[1] e li espellono senza ragione, i Rumeni accusano gli ebrei di non esercitare mestieri utili ad un paese agricolo come la Rumenia, e non permettono agli israeliti di possedere beni territoriali. (p. 19)

Note[modifica]

  1. Nel testo "facimente".

Bibliografia[modifica]

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