Annalisa Strada
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Annalisa Strada (1969 – vivente), insegnante e scrittrice italiana.
Intervista di Roberta Turillazzi, paroleacolori.com, 11 ottobre 2018.
- Una volta feci un incontro in una scuola gestita da suore. La Madre che gestiva la ricreazione mi disse con piglio deciso: "Moltiplico pani e pesci tutti i giorni!". Infatti, i bambini mettevano le loro merende su un tavolo unico e ce n'era sempre per tutti, anzi ne avanzava. Mi piacciono molto le vicende come questa, perché credo che ciascuno di noi abbia più risorse di quelle che utilizza. Strumenti, idee e possibilità bastano per (quasi) tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
- Mi piace molto l'universo dei bambini e lo osservo sempre con una certa attenzione e pure con una certa partecipazione. Credo, attraverso questo contatto frequente con i bambini, di aver riscoperto molto della bambina che – nel bene e nel male – sono stata. Attingo molto da tutto questo e poi... be', in tutta verità credo che la prima a volersi divertire con una storia sono proprio io.
- La "esse" è una lettera interessante perché è sovvertitrice: è molto diversi essere avviati o essere sviati, essere fortunati o essere sfortunati, essere strani o essere a Trani! E poi ha una bella forma sinuosa, tutta a curve come a volte è la vita. Sì, la "esse" mi piace.
- Per essere scrittori bisogna essere competenti (se non conoscete la grammatica, lasciate perdere), lettori (non si può scrivere senza leggere, non si possono fare proposte senza sapere che cosa è già stato scritto), tenaci (perché l'editoria ha tempi lunghi in tutte le sue fasi), fiduciosi (perché l'editoria è un settore che ha mantenuto una fortunata trasparenza e una storia bella viene apprezzata anche se l'autore è un esordiente), ostinati (perché la storia migliore non è detto sia la prima che vi viene), ben disposti verso le critiche (perché aiutano a crescere), disposti ad accantonare ogni sogno di ricchezza.
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