Ariete (cantante)
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Ariete, pseudonimo di Arianna Del Giaccio (2002 – vivente), cantautrice italiana.
Citazioni di Ariete
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Secondo me per prima cosa non bisognerebbe mai reputare difficile semplicemente vivere. È sicuramente difficile farsi capire dagli altri, credo che l'omofobia sia una cosa ben radicata in Italia e per quanto cerchiamo di fare passi avanti penso che essere gay in Italia sia difficile ma non penso che questo debba ostacolare mai qualcuno. Io, da ragazza che è sempre stata praticamente solo con ragazze, sono sempre stata rispettata, però allo stesso tempo penso che per un ragazzo sia molto più difficile e questo problema può partire dal maschilismo, dal patriarcato, ci sono centomila problemi radicati che rendono la sessualità di un ragazzo più difficile in generale rispetto a quella di una ragazza, nella maggior parte dei casi. Ma ormai ci sono così tanti modi di chiedere aiuto che sarebbe veramente stupido privarsi di essere sé stessi pur di piacere a Francesco che gioca a calcetto il venerdì sera.[1]
- [«Con i social che rapporto hai?»] Quello che spesso mi lascia con l'amaro in bocca sono le tante persone che potrebbero essermi genitori e che, sui social, fanno commenti che denotano poca sensibilità nei confronti di pischelli di 20 anni che si mettono in gioco. [...] È grazie anche ai social se sono qui. Ho maturato un fortissimo seguito durante la prima quarantena, con dirette tutti i giorni dove facendo entrare gente parlandoci per ore e ore come se fossero miei amici. Credo che quello abbia avvicinato molto il pubblico a me. Rispetto a stare male per un commento, non è l'hater il problema. A me capitava anche a scuola quando uno diceva una cazzata e mi dava fastidio. E a me non piacciono le cazzate. [«Ci sono particolari commenti che ti infastidiscono?»] Ne ricordo due, a uno ho risposto e all'altro no. Nel 2020 andai in radio e sui social uno scrisse: "Questa per stare lì ha pagato". Per me questa è una cazzata alla quale ho risposto che ero stata chiamata, non avevo pagato per andarci. L'altro invece diceva: "Ma chi è sta lesbica?". Non gli ho risposto perché ha scritto per puro odio. E poi è la verità, ma che gli dovevo rispondere? Io non sono un personaggio astratto, rispondo in certi casi per far valere la mia, e quando gli rispondo non si fanno più vivi. Al massimo se mi vedono di persona mi chiedono un selfie.[2]
- [«Cosa ti manca di più di quando non eri famosa?»] In generale non accuso tanto gli effetti negativi del successo, come possono essere le foto o le attenzioni. Forse quando mi capita di essere giù di morale e la gente mi ferma comunque. Mi è capitata una volta di aver litigato con la mia ragazza, sono uscita di casa e durante la passeggiata mi hanno bloccata in dieci. Un po' mi rodeva... Ma se vuoi la bicicletta poi devi pedalare.[2]
Intervista di Andrea Conti, ilfattoquotidiano.it, 26 gennaio 2023.
- [«Canti della relazione con la tua ex. Non ti intimorisce raccontare i fatti tuoi davanti a milioni di spettatori?»] Ormai qualsiasi cosa che si pubblica online diventa di dominio pubblico. Per me la cosa più importante è raccontarmi sempre con verità. [...] Ho scritto col cuore, credo che una "pischella" come me di 20 anni non possa fare altrimenti.
- Ritengo che la salute mentale sia importante quanto quella fisica. Non giudico chi non la pensa come me, ma chi non la pensa come me non deve rompermi le scatole.
- Noto che quando racconto la mia quotidianità o racconto i miei amori con le ragazze c'è gente che ancora si stupisce. Io agisco e parlo da anni così. È la mia vita quotidiana, sono assolutamente "scialla" [tranquilla, ndr] su queste cose. Per me scrivere canzoni d'amore per le donne è la cosa più ovvia del mondo. Non ho mai fatto leva su questo, così come non ho mai detto che faccio parte di una minoranza.
- Non voglio essere una paladina, non c'è nulla ad essere paladini nell'uscire mano nella mano con la propria ragazza o col proprio ragazzo se parliamo di un uomo. Tutti dovrebbero dire "Bella lì, è normale". Ma quando c'è da battersi sono sempre la prima ad esserci, alle manifestazioni, al Pride, nel commentare uscite spiacevoli che sento in giro. Ma non voglio essere la prima a mettere la luce su quelle cose che per me e – spero per tutti – dovrebbero essere normalità.
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista a La conferenza stampa, Rai 2; citato in Ariete: “Credo che l’omofobia sia una cosa ben radicata in Italia”, gay.it, 22 dicembre 2022.
- ↑ a b Dall'intervista di Gianmarco Aimi, «Gli squali del festival non sono poi così cattivi», rollingstone.it, 25 gennaio 2023.