Bartolomé de Las Casas
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Bartolomé de Las Casas (in alcuni testi italiani tradotto con Bartolomeo; 1484 – 1566), vescovo cattolico spagnolo.
- [Sulle atrocità coloniali spagnole] Furono commesse azioni inumane e barbarie [...] tanto aliene alla natura umana che io ora tremo nel trascriverle. (citato in AA.VV., Il libro della storia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 146. ISBN 9788858016572)
Furono discoperte le Indie l'anno mille quatrocento novantadue. L'anno seguente andarono ad habitarle Christiani Spagnuoli, di modo che sono quarantanove anni, che quantità di Spagnuoli vi andarono: e la prima Terra nella quale entrarono per habitarvi, fu la grande e felicissima isola Spagnuola, ch'à seicento leghe di circuito.
2 Vi sono altre Isole infinite, e molto grandi all'intorno da tutte le parti, ch'erano tutte, e noi l'habbiamo viste, le più habitate, e piene di popoli Indiani loro naturali, che possa esser terra popolata nel mondo.
Bibliografia
[modifica]- Bartolomeo dalle Case, o Casaus, Istoria o Brevissima relatione della distruttione dell'Indie Occidentali: conforme al suo vero originale spagnuolo gia stampato in Siviglia, tradotta in italiano dall. eccell. sig. Giacomo Castellani gia sotto nome di Francesco Bersabita, traduzione di Giacomo Castellani, presso Marco Ginammi, Venezia, 1643.
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