Bernal Díaz del Castillo

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Bernal Díaz del Castillo

Bernal Díaz del Castillo (1492 – 1584), esploratore spagnolo.

  • Alla fine del pranzo mettevano sulla tavola dei bocciuoli di canna dipinti e dorati, dentro dei quali era un balsamo (liquidámbar) con cert'erba detta tabacco cui si dava fuoco; levate le mense e dopo che i buffoni avevano cantato e ballato, il gran Montezuma aspirava un po' di fumo da quei bocciuoli e a poco a poco si addormentava.[1]
  • Il gran Montezuma era un uomo di circa quarant'anni, di alta statura e ben proporzionato, piuttosto asciutto e di colorito olivastro; aveva i capelli non molto lunghi, che appena gli coprivano gli orecchi e poca barba nera, ben curata; viso piuttosto allungato e allegro, occhi vivaci e nel portamento e nello sguardo rivelava bontà e quando era necessario, anche severità.[1]
  • Montezuma era sfarzosamente vestito, con calzari dalla suola d'oro e tutti incrostati di pietre preziose; i quattro che lo tenevano per braccio si erano già cambiati d'abito e ora indossavano vesti molto più sfarzose; il baldacchino era portato da altri quattro dignitari e altri ancora precedevano il loro re, spazzando il suolo per dove sarebbe passato e stendendo tappeti perché non toccasse terra. Tutti costoro non osavano neppure guardarlo in faccia ma tenevano gli occhi bassi in segno di umiltà. Gli unici che potevano guardarlo erano quei quattro che lo tenevano per braccio e che erano parenti.[1]
  • Passato un bivio, da cui si diparte una strada che va a Cuyacan, ci vennero incontro altri ambasciatori a darci il saluto del loro re: ci fermammo un poco e Cacamatzin, il signore di Iztapalapa, il signore di Tacuba e il signore Cuyuacan, ci precedettero per andare ad incontrare il gran Montezuma, che veniva in lettiga, accompagnato da grandi signori e da molti cacicchi suoi vassalli.[1]
  • [Sui sacrifici indios] Squarciavano loro il torace, ne estraevano il cuore palpitante e lo offrivano agli idoli.[2]


Note[modifica]

  1. a b c d Citato in Mario Monti, Gli esploratori, Longanesi & C., 1965.
  2. Da Vera storia della conquista della Nuova Spagna, citato in AA.VV., Il libro della storia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 117. ISBN 9788858016572

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