Brit Marling

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Brit Marling nel 2014

Brit Heyworth Marling (1986 – vivente), attrice, sceneggiatrice, regista e produttrice cinematografica statunitense.

«Non voglio interpretare Donne Forti, smettiamola di annientare la femminilità»

Beatrice Pagan, movieplayer.it, 8 febbraio 2020.

  • Dopo un po' è diventato difficile capire se la fonte più grande della mia depressione fosse che non potessi ottenere una parte in un film horror in cui avevo tre battute e morivo nella quarta pagina dello script o il fatto che stessi facendo audizioni per quei ruoli.
  • Il mondo della recitazione non mi aveva attirata perché volevo essere desiderata. Volevo recitare perché sentivo che mi permetteva di essere la persona completa e soddisfatta che ricordavo di essere stata nella mia infanzia: una persona che poteva immaginare liberamente, ascoltare profondamente e provare emozioni con tutto il cuore. Ho continuato a fare audizioni e ho continuato a fallire. La mia depressione è diventata più profonda. La mia autostima è crollata.
  • Dopo un giorno in cui ero fuggita da uomini con le motoseghe nelle stanze delle audizioni e una notte in cui ero fuggita dall'uomo con cui condividevo un letto, ho deciso che avrei smesso di fare provini. Sentivo che dovevo scrivere la mia via di uscita da questi ruoli o non avrei mai trovato il mio posto nemmeno nel mondo reale. Non potevo essere ciò che non vedevo sullo schermo. Sono andata in biblioteca e ho iniziato a leggere libri e vedere film su come scrivere film drammatici.
  • Viviamo in un mondo che è un riflesso diretto di quelle storie che stiamo raccontando. Quasi quattro donne ogni giorno vengono uccise in America per mano dei loro partner o dei loro ex. Una donna su quattro in America è stata vittima di stupro. Io sono una di quelle donne su quattro. Ciò che raccontiamo ci dice che le donne sono oggetti e sono oggetti sacrificabili, quindi diventiamo spesso degli oggetti e spesso ci si libera di noi.
  • Recitare la parte della Donna Protagonista Forte ha cambiato chi ero e ciò che pensavo di essere in grado di fare. Allenarmi per realizzare senza controfigure le mie scene mi ha fatto sentire formidabile e rispettata sul set. Interpretare scene in cui ero il capo che licenziava gli uomini sembrava darmi potere. E sarà sempre meglio essere quella che impugna un'arma nella scena piuttosto che dover implorare per la propria vita dall'altra parte della canna della pistola. 

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