Brunetto Latini

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Manoscritto de Il tesoretto di Brunetto Latini

Brunetto Latini (c. 1220 – 1294 o 1295), scrittore, poeta e politico italiano.

Citazioni di Brunetto Latini[modifica]

  • Diffinizione d’una cosa è dicere ciò che quella cosa è, per tali parole che non si convegnano ad un’altra cosa.[1]
  • Donnola è una bestiuola piccola, più lunga alcuna cosa che 'l topo, e odiala il topo molto, e la serpe, e la botta. E quando si combatte con loro, ed ella è morsa da loro, ella incontanente corre al finocchio, ovvero alla cicerbita, e mangiane, ovvero ch'ella ne dentecchia. E quando ha presa questa sua medicina, ella incontanente torna alla battaglia. E sappiate, che le donnole sono di due maniere: l'una che usa nelle case con gli uomini, ed un'altra ch'è campestra. Ma ciascheduna ingenera per gli orecchi, e figlia per la bocca secondo che molti dicono; ma li più dicono che elli dicono falso. Ma come si sia, spesse volte tramutano li loro figliuoli, perché l'uomo non li sappia; e se li trova morti, ella li fa risuscitare, e non può l'uomo sapere come si fa, se con erba e con altra cosa.[2]

Incipit de Il tesoretto[modifica]

Al valente segnore,
di cui non so migliore
sulla terra trovare:
ché non avete pare
né 'n pace né in guerra;
sì ch'a voi tutta terra
che 'l sole gira il giorno
e 'l mar batte d'intorno
san' faglia si convene,
ponendo mente al bene
che fate per usaggio,
ed a l'alto legnaggio
donde voi sete nato;

Citazioni su Brunetto Latini[modifica]

  • Figura di primo piano, quindi, sul piano intellettuale deve essere valutata quella di Brunetto Latini uomo politico accorto, ma soprattutto uomo di cultura, divulgatore infaticabile della scienza, maestro degli intellettuali fiorentini. (Carlo Salinari)
  • Nelle opere di Brunetto non bisogna cercare la poesia. Esse sono importanti come testimonianza dell'elaborazione culturale compiuta da uno dei maggiori intellettuali fiorentini, che ebbe influenza in tutto il mondo romanzo. (Carlo Salinari)

Note[modifica]

  1. Da La Rettorica, 17-7.
  2. Da Il Tesoro, Volume II, Libro V, Capitolo XV.

Bibliografia[modifica]

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