Camilo José Cela

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Busto di Camilo José Cela, realizzato da Luis Sanguino
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la letteratura (1989)

Camilo José de Cela y Trulock (1916 – 2002), scrittore spagnolo, premio Nobel per la letteratura.

Citazioni di Camilo José Cela[modifica]

  • L'abito non fa il monaco, anche se ai monaci, di solito, si mette un abito per distinguerli meglio.[1]
  • [Prologo:] Queste pagine accessorie con cui è prassi presentare le nuove pubblicazioni dei libri, inaridiscono lungo il cammino e con esse a nulla servono vitamine, né testovironi, né panni caldi.
Estas páginas accesorias con las que suele ser costumbre presentar las nuevas salidas de los libros, se agostan sobre la marcha y con ellas no valen vitaminas, ni testovirones, ni paños calientes.[2][3]

Incipit di alcune opere[modifica]

La bestia sopita[modifica]

Dovresti tornare sull'isola a metà inverno, quando la nube bianca degli alberi in fiore sembra preannunciare i primi sbadigli della primavera. Dovresti farlo nell'epoca in cui la bonaccia liscia le acque della baia dando a intendere che il casolare grande e imponente sarà sempre lì ad aspettarti, eterno e immutabile, che laggiù, in profondità, ritroverai quel mondo intatto, custodito, come dentro una boccetta di formalina, nell'angolo più recondito della tua memoria.
Il primo passo sulla terraferma, mano nella mano con la luce, i rumori, l'odore che dal sottobosco scende in groppa al vento, ti riscatterebbe dalle tenebre. La storia potrebbe forse ripetersi cambiando le scene, dando qualche ritocco qua e là per smorzarne i sussulti o, se non altro, mitigarne il ricordo.
Sarebbe bello tornarci per quanto non sia del tutto chiaro né come, né dove, né tanto meno se il semplice fatto di poter tornare risulti possibile.

La famiglia di Pascual Duarte[modifica]

Io, signore, non sono cattivo, anche se i motivi per esserlo non mi mancherebbero.[4]

Note[modifica]

  1. Da L'eroe, in Undici racconti sul calcio, traduzione di Bruno Arpaia, Leonardo, Milano, 1990; citato in Franca Rosti, Tra virgolette. Dizionario di citazioni, Zanichelli, Bologna, 1995, p. 7. ISBN 88-08-09982-2.
  2. Citato in Rafael Feria Añez, Doce cuentos anodinos y uno más, Windmills Edition, California, USA, 2011, p. 13. ISBN 978-1-257-01816-1
  3. In Obra completa, vol. I, Ediciones Destino, 1962, p. 577.
  4. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

Bibliografia[modifica]

  • Camilo José Cela Conde, La bestia sopita, traduzione di Enrico Passoni, Carte scoperte, 2009. ISBN 9788876390982

Altri progetti[modifica]