Carlo Bonomi

Carlo Bonomi nel 2019

Carlo Bonomi (1966 – 2022), imprenditore e manager italiano.

Citazioni di Carlo Bonomi

• Dobbiamo affrontare con massima chiarezza ed energia una sfida tremenda. Bisogna riaprire le produzioni, ma evitare una seconda ondata di contagio. La voragine del Pil è tremenda, è una grande occasione per cambiare l'Italia. Far indebitare le imprese non è la strada giusta, l'accesso alla liquidità non è immediato. La classe politica mi sembra molto smarrita, non ha idea della strada che deve percorrere il nostro Paese.
• L’economia sarà fortemente colpita. Non dobbiamo aspettare le stime del primo trimestre e poi del secondo per immaginare quale sarà l’ordine di grandezza dei punti di PIL che perderemo. Non sarà stagnazione. Ci sono filiere come quelle del turismo, che vedranno il proprio fatturato scendere a zero. Dunque c’è necessità di recuperare una vera politica industriale. L’Italia deve essere capofila nel promuovere un nuovo progetto di politica industriale in tutta Europa.
• Non dimentichiamo quello che abbiamo visto e sentito nei 14 mesi precedenti. Non possiamo dimenticare che quel governo ci ha promesso di cancellare la povertà, invece ci ha restituito alla stagnazione.
• Non è tempo di gioire. La condizione in cui versa l’impresa italiana è tale da far passare in secondo piano qualunque considerazione, auspicio e programma manifestato in precedenza. A 11 anni dalla crisi del 2008, l’Italia era ancora lontana dall’aver recuperato il livello di Pil e produzione industriale del precrisi. Ora si apre una nuova voragine. E poiché eravamo già in stagnazione, anche questa volta il colpo per l’Italia sarà peggiore di quello dei nostri competitor.
• Penso che nella sua tragicità questa emergenza ci stia offrendo anche un’opportunità. Quella di rilanciare il Paese eliminando una volta per tutte le zavorre che ci hanno frenato negli ultimi vent’anni.
• La ricostruzione dell'Ucraina ha una portata ed un significato che vanno ben oltre i soli interessi economici poiché si tratta di sostenere un Paese che ha visto ledere la propria sovranità territoriale e di creare basi solide per concretizzare il processo di adesione all'Unione Europea. [...] Il sistema industriale italiano, in accordo con il governo italiano, garantisce il proprio impegno per la ricostruzione del grande patrimonio industriale ed edilizio distrutto dalla guerra, per contribuire al rafforzamento della volontà ucraina di difendere e ampliare il suo ruolo nel commercio con l'Europa e con il mondo intero e per assicurare e potenziare le sue catene logistiche e di fornitura

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