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Carmine Licomati

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Carmine Licomati (18.. – 19..), colonnello di fanteria e scrittore italiano.

Il Soldato di Cavalleria

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Il capitano Fiorelli era uomo più vicino ai sessanta che aicinquant'anni.
Di sotto ad un largo cappello di paglia, che usava quasi sempre portare in testa, meno nei mesi più rigidi dell'inverno, gli uscivano sulle tempia due ciuffetti di capelli brizzolati.
Dopo un lungo ed onorato servizio militare, di circa trent'anni, prestato nell'arma di fanteria, si era ritirato a godere la modesta pensione di riposo, che il governo gli passava, in una sua villetta sopra un ridente paesello delle colline dell'astigiano.
Veniva semplice e schietto e, quando usciva di casa per le sue passeggiate in campagna, usava portare in mano un lungo, grezzo e bianco bastone, che gli serviva di appoggio.

Citazioni

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  • Nessun corpo del nostro esercito, ad eccezione forse dei baldi bersaglieri – gloria e speranze d'Italia – seppe sfidare la morte sul campo con tanta calma nel cuore, e col sorriso sulle labbra, come i nostri soldati di cavalleria. (p. 47)
  • Era scritto nel libro del destino che la vittoria a Custoza non doveva esser nostra, e così fu. Noi dunque parliamo di Custoza non come giornata di vittoria, ma come giornata di sacrificio e di valore dimostrato dai nostri vecchi soldati. E la croce che abbiamo innalzata su quei colli, alla loro sacra memoria, non è monumentodi superbia, ma di pietà. (p. 53)

Bibliografia

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  • Carmine Licomati, Il Soldato di Cavalleria, Società Poligrafica, Alessandria, 1914.