Charlotte Aïssé

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Mademoiselle Aïssé in un'incisione settecentesca

Charlotte Aïssé, detta anche mademoiselle Aïssé (1693 – 1733), scrittrice francese.

Citazioni su Charlotte Aïssé[modifica]

Neera[modifica]

  • Inneggiare una verità quando è già riconosciuta da tutti e che la si respira, sto per dire, coll'aria, non è una grande prova in favore dell'anima; sentirla, intuirla fra le tenebre e l'errore, ecco ciò che è bello, ed ecco la nota caratteristica della povera schiava[1],che un gioco del destino aveva balzato dalla semplice culla nativa nel mondo più stolidamente e più ciecamente corrotto, di una corruzione senza grandezza, che a lei, per atavismo di razza, doveva apparire anche più meschina.
  • Si, madamigella Aïssé era ingenua: lo era ad onta di tutto. Aveva quella vera ingenuità che proviene da un cuore sensibile e da un rispetto innato per la virtù.
  • Tutto ciò che vedeva intorno a lei la feriva senza macchiarla. Giudicava forse che non si potesse cambiare uno stato di cose al quale tutti si adattavano con tanta compiacenza, ma per suo conto ne soffriva, e questa impressionabilità morale, dato i tempi ed i luoghi, può servire di pietra paragone per quello che sarebbe stata la sua coscienza diversamente illuminata.

Note[modifica]

  1. Charlotte, all'età di quattro anni, fu venduta da un mercante di schiavi al conte Charles de Ferriol, che l'allevò per destinarla ai suoi piaceri.

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