Chinua Achebe
Albert Chinualumogu Achebe, detto Chinua (1930 – 2013), scrittore, saggista, critico letterario e poeta nigeriano.
- Fra gli Ibo c'è un proverbio, un uomo che non sa dire dove la pioggia lo ha colpito, non sa neppure dove il suo corpo si è asciugato. Lo scrittore deve dire alla gente dove la pioggia lo ha colpito.[1][2]
- La cosa peggiore che possa capitare a chiunque è la perdita della propria dignità e del rispetto di sé. Compito dello scrittore è di aiutare a riguadagnarli, mostrando in termini di vita umana che cosa è accaduto, che cosa è stato perso.[1][3]
Le cose crollano
[modifica]Incipit
[modifica]Okonkwo era ben conosciuto nei nove villaggi e anche oltre. La sua fama si basava su imprese indiscutibili. A diciotto anni aveva procurato onore al suo villaggio sconfiggendo Amalinze il Gatto. Amalinze era un grande lottatore e non perdeva da sette anni, da Umuofia a Mbaino. Il soprannome di Gatto si doveva al fatto di non toccare mai terra con la schiena. Fu questo l'uomo che Okonkwo sconfisse, alla fine di una lotta così feroce, a detta degli anziani, come non se ne vedevano da quando il fondatore del villaggio aveva combattuto con uno spirito della foresta per sette giorni e sette notti.
Citazioni
[modifica]- L'uomo bianco è molto intelligente. È arrivato tutto pacifico con la sua religione. La sua stupidità ci ha fatto ridere e l'abbiamo lasciato stare. Adesso ha conquistato i nostri fratelli, e il nostro clan non può più agire di comune accordo. L'uomo bianco ha premuto il coltello sulle cose che ci tenevano uniti e ci siamo divisi.
- Un'abominevole religione si è stabilita in mezzo a noi. Adesso un uomo può lasciare suo padre e i suoi fratelli. Può maledire gli dèi dei suoi padri e i suoi antenati, come un cane da caccia che di colpo impazzisce e attacca il suo padrone. Ho paura per voi. Ho paura per il clan.
Era il terzo crepuscolo da quando aveva incominciato a cerare nel cielo tracce della luna nuova.[4]
Note
[modifica]- ↑ a b Da The Role of a Writer in a New Nation, Nigeria Magazine, n. 81, giugno 1964, p. 159.
- ↑ Citato in Luciana Bottegal, Rita Di Gregorio, Anna Di Sapio, Camilla Martinenghi, Noci di cola, vino di palma. Letteratura dell'Africa subsahariana in un'ottica interculturale, Edizioni Lavoro, Roma, 1997, p. 120.
- ↑ Citato in Ferdinando Castelli, Il dramma della Nigeria nell'opera di Chinua Achebe, La Civiltà cattolica, anno 149, vol. II, quaderno 3547, 4 aprile 1998, p. 43.
- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
Bibliografia
[modifica]- Chinua Achebe, Le cose crollano, traduzione di Alberto Pezzotta, La nave di Teseo, Milano, 2016. ISBN 9788893441056
Atri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Chinua Achebe
- Commons contiene immagini o altri file su Chinua Achebe