Cinciarella

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Una cinciarella

Citazioni sulla cinciarella.

  • Era nel bosco, nella reggia estiva | del redimacchia. Intorno udia beccare | gemme di pioppo e mignoli d'uliva. || E la macchia pareva un alveare, | piena di frulli e di ronzii. Ma ella | sentiva anche un frugare, uno sfrascare, || un camminare. Chi sarà? Ma in quella | che riguardava tra un cespuglio raro, | improvvisa cantò la cinciarella. (Giovanni Pascoli)
  • Fra i molti nemici della cinciarella l'uomo è fra i più formidabili; esso ne piglia moltissime coi così detti gabbiotti da cincia e le destina alla mensa. L'amatore se ne impadronisce per arricchire la sua raccolta di un uccello grazioso e divertente che si abitua facilmente alla prigionia. In gabbia si alleva senza difficoltà perché poco esigente in fatto di cibo, e perché ha tutte le doti che si possono desiderare in un uccello, esclusa quella del canto. (Alfred Edmund Brehm)
  • La grandissima paura che ha dei rapaci ne fa un uccello vigilante ed attento, che al minimo indizio di pericolo grida e mette in guardia tutta la minuta popolazione del bosco. Fa udire spesso il sibilante sitt sitt proprio delle cincie, alternandolo col verso ziteretete del quale non si saprebbe ben indicare il significato. Spaventata, grida zisteretetet. migrando chiama tietete; ma il vero richiamo di che si serve per chiamare le compagne suona limpidamente tgi tgi ovvero anche zizizir e zihihihihi. Non possiede verso o canto, a meno che cosi non voglia dirsi il complesso de' suoni qui sopra enumerati, dei quali alcuni sono sovente ripetuti. (Alfred Edmund Brehm)

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