Claque

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La claque (scultura di Guido Messer, 1988)

Citazioni sulla claque.

  • L'istituzione di queste Compagnie di applauditori e ammiratori salariati o prezzolati, come dir si voglia, è d'origine esclusivamente francese e risale ai primi anni del secolo scorso.
    L’uso di questi applaudisseurs engagés di aggrupparsi nel centro del parterre sotto il lampadario, meritò loro il nome di Chevaliers du lustre e più comunemente di Romains du parterre o semplicemente Romani.
    Più tardi, circa mezzo secolo fa, si trovò un titolo più generico e complesso, quello di claque; e sotto questo nome i claqueurs divennero una vera e propria associazione, sotto gli ordini di un Capo (Chef de claque) incaricato di trattare con le amministrazioni dei teatri e di firmare con esse regolari contratti, in cui erano determinati gli obblighi reciproci e la somma da pagarsi dal capo della claque in corrispettivo della quantità o qualità dei biglietti a lui rilasciati. (Gino Monaldi)
  • Statua vivente, seduta in piena luce in mezzo al pubblico, la Claque è la constatazione ufficiale, il simbolo riconosciuto dell'incapacità della folla di discernere autonomamente il valore di ciò che ascolta. Insomma, la Claque sta alla Gloria drammatica come le Prefiche stanno al Dolore. (Auguste de Villiers de L'Isle-Adam)
  • Un genere superiore di claque: quella pagata per non applaudire. (Stanisław Jerzy Lec)

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