Concetta Carestia Lanciaux
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Concetta Carestia Lanciaux (1942– vivente) dirigente d'azienda italiana.
Intervista di Tony di Corcia, la Repubblica, 25 agosto 2002.
- [Quali ricordi conserva degli anni vissuti in Puglia?] Sono nata ad Accettura, un bellissimo paese della Basilicata. Ma la mia famiglia si è trasferita a Foggia quando avevo due anni, la mia cultura è quindi pugliese. In apparenza è una tipica città del sud, eppure è una terra di passaggio, dove figure come Federico II hanno lasciato importanti eredità culturali. Perciò il pugliese resta una persona dallo spirito nomade.
- [Quali degli insegnamenti che i suoi genitori le hanno impartito sono stati maggiormente utili nella carriera di top manager?] Tutte le discussioni fatte all'ora di pranzo con le mie sorelle e mio padre. Ci domandava praticamente ogni giorno che tipo di professione avremmo voluto fare da grandi. Mia madre mi ripeteva spesso che era importante per una donna avere un'autonomia intellettuale e finanziaria. Non hanno mai ostacolato le nostre iniziative in questo senso. Così accettarono, senza battere ciglio, che andassi all'Università Cattolica. A quel tempo Milano sembrava più lontana, si preferiva andare a Bari o a Roma per studiare.
- [Ha dovuto affrontare molte rinunce per raggiungere i suoi traguardi?] Più che rinunce, ci sono state scelte importanti da fare. Io amo affrontare i rischi e le difficoltà, mi rendono più combattiva. Per questo ho vissuto il mio percorso come qualcosa di normale.
- [Come descriverebbe Bernard Arnault?] Come un uomo del Rinascimento. Ha grandi competenze nel campo finanziario come nel marketing dei prodotti di lusso, ed è stato tra i primi a capire che potevano costituire un vero e proprio polo industriale, caratteristico delle capacità francesi e italiane. Queste competenze le ha sviluppate unendo la sua capacità di visione a lungo termine ad un nuovo stile imprenditoriale, nutrite da un grande lavoro quotidiano. Ho imparato molto da lui, e spero di averlo aiutato con le mie capacità di valutazione e ricerca di soluzioni innovative.
- [A quali attività si dedica quando non lavora?] Il tempo libero lo creo, perché il mio lavoro non me ne lascia.
- [Quando si trova in Puglia, che cosa le piace fare?] A Foggia adoro passeggiare sul corso principale. I foggiani lo fanno sempre e resta un'attività di relax per me mitica e insuperata. Sul Gargano ritrovo una fusione unica con la natura e riprendo contatto con la mia famiglia. Visito ogni anno gli splendidi paesini di Rodi, Ischitella, Vico e la Chiesa del Crocifisso di Cagnano Varano, dove c'è un enorme crocifisso in mare. Riparto per Parigi con la valigia piena di limoni dal sapore unico e le bottiglie di limoncello, quello preparato da mia sorella Stella, predilette da mio marito Didier.
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