Costanza Monti
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Costanza Monti (1792 – 1840), nota anche come Costanza Monti Perticari, poetessa italiana. Ha usato lo pseudonimo Telesilla Peonia.
Ben fûr ciechi del lume della mente
Quanti preser col Cielo empia contesa,
Né sepper come certo; alto, possente
Di lassuso è il giudicio, e come pesa;
Ond' ei fra il pianto della morta gente
Bestemmian or la disperata impresa,
O fan qui degli Dei fede alla forza,
Mutati in belve od in arborea scorza.
Citazioni su Costanza Monti
[modifica]- Fatta sposa, non impigrò nell'ozio e nella mollezza, ma perseverando vieppiù nello studio, ed innalzata sentendosi l'anima energicamente, cominciarono a vedersi quelle rime, che tanta accolgono grazia, armonia e venustà. Le ammirarono i dotti, e ne parlarono i Giornali scientifici, tutti concordemente acclamandone la squisitezza e purità, la delicatezza di sentimento, lo immaginare felice. (Ginevra Canonici Fachini)
- Presso al chiarissimo genitore, nel vedovile silenzio, tutta ora dedita alle scienze, trae dalla lettere e fortezza d'animo e conforto. Tanta solidità di sapere, congiunta a tanta leggiadria nello scrivere, ad ornato gentil costume, faranno sì che presso al nome illustre del padre [Vincenzo Monti] andrà chiarissimo anche quello di Costanza negli annali della patria letteratura. (Ginevra Canonici Fachini)
Bibliografia
[modifica]- Costanza Monti, L'origine della Rosa, in "Versi e lettere di Costanza Monti Pericari e odi di Achille Monti", con prefazione di F. L. Polidori, Firenze, Felice Le Monnier, 1860.
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