Dale Jamieson
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Dale Jamieson (1947 – vivente), filosofo e docente universitario statunitense.
Uccidere persone e altri esseri viventi
[modifica]- [...] un essere dotato di coscienza riflessiva ha una concezione di sé quale essere distinto che persiste nel tempo. Un essere siffatto può avere desideri, volizioni, preferenze di ordine superiore, e così via. Ha un punto di vista. Per dirla alla tedesca, ha una "soggettività". Un essere dotato di semplice coscienza ha esperienze, ma non ha consapevolezza di sé come entità distinta, come soggetto di queste esperienze. [...] La tesi sulla quale insisto – che la semplice coscienza è sufficiente per imporci un obbligo prima facie di non uccidere il soggetto che ne è dotato – per quanto forse strana, non costituisce una novità.
- Userò "persona" per riferirmi a tutti e solo quegli esseri dotati di coscienza riflessiva. Userò "essere umano" per riferirmi a tutti e solo i membri della specie homo sapiens. Probabilmente molte persone non sono esseri umani; e probabilmente molti esseri umani non sono persone.
- La mia tesi è che la coscienza è un bene in sé, quale che sia il suo oggetto, e quale che sia la piacevolezza di una particolare esperienza. Ciò spiega perché la maggior parte di noi, la maggior parte delle volte, preferirebbe trascorrere una giornata leggermente depressi piuttosto che narcotizzati e privi di coscienza. Certamente, questo non significa negare che vi siano terrori così grandi e momenti di desolazione così profondi da far apparire l'incoscienza una dolce liberazione.
- Molti di noi, la maggior parte delle volte, preferiscono continuare a vivere; [...] la ragione è ovvia: preferiamo continuare a vivere perché preferiamo la coscienza alla sua cessazione.
Che la coscienza sia in sé un bene, e che noi la riconosciamo implicitamente come tale, spiega anche perché la maggior parte di noi desidera che la coscienza perduri anche dopo la nostra morte. - Benché sia chiaro che vi sono diversi gradi di coscienza, non è altrettanto chiaro se esista una differenza fra esseri dotati di semplice coscienza e esseri dotati di coscienza riflessiva. Forse, c'è qui una profonda verità, che Kant avrebbe dovuto formulare. Forse una semplice coscienza, per quanto tenue, presuppone una coscienza riflessiva, per quanto debole.
Bibliografia
[modifica]- Dale Jamieson, Uccidere persone e altri esseri viventi, in Aa. Vv., Etica e animali, a cura di Luisella Battaglia, traduzione di Brunella Casalini, Liguori Editore, Napoli, 1998, pp. 141-160. ISBN 88-207-2686-6
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