Daniel Goleman

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Daniel Goleman

Daniel Goleman (1946 – vivente), psicologo statunitense.

  • I leader più efficienti hanno in comune un aspetto fondamentale: sono dotati di un'elevata intelligenza emotiva. (citato in AA.VV., Il libro del business, traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 110. ISBN 9788858016589)
  • Una rivoluzione non nasce dall'introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. [...] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d'oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d'ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie. (da Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, tradotto da D. Didero, Rizzoli, Milano 2009)

Intelligenza emotiva[modifica]

  • L'eredità genetica ci ha dotati di una serie di talenti emozionali che determinano il nostro comportamento. Ma i circuiti cerebrali interessati sono straordinariamente plastici; il temperamento non è destino. (p. 15)
  • Il fatto che il cervello pensante si sia evoluto da quello emozionale ci dice molto sui rapporti tra pensiero e sentimento: molto prima che esistesse un cervello razionale, esisteva già quello emozionale. (p. 30)
  • ...intelligenza emotiva: si tratta ad esempio, della capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare; e, ancora, la capacità di essere empatici e di sperare. (p. 65)
  • Il modo in cui un insegnante gestisce la classe è esso stesso un modello, una lezione di fatto, di competenza emozionale o della sua mancanza. Ogni atteggiamento di un insegnante nei confronti di un allievo è una lezione rivolta ad altri venti o trenta studenti. (p. 447)

Bibliografia[modifica]

  • Daniel Goleman, Intelligenza emotiva, BUR Rizzoli, Milano, 2020. ISBN 978-88-17.05016-6

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