Daniela Farnese
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Daniela Farnese, nota anche come Dania Farnese (1978 – vivente), scrittrice e blogger italiana.
Intervista di Ilaria Maria Dondi, robadadonne.it, 1 dicembre 2016.
- Siamo una generazione figlia di Sex & the City ma praticamente nessuna di noi, soprattutto a 30 anni, ha una vita così, né centinaia di scarpe nell'armadio, un lavoro sempre appagante e avventure eccitanti.
- Finora ho sempre scritto favole, romanzi rosa, più o meno a lieto fine. Però da tempo coltivavo l'idea di fare altro e quindi ho incontrato questo nuovo editore che mi ha dato la possibilità di fare una commedia [Donnissima] un po' più ampia, all'italiana diciamo.
- 101 modi per fare soffrire gli uomini è stato, a suo tempo, un libro scritto un po' per caso, su commissione dell'editore visto il mio successo su Internet. Essendo andato bene, è poi iniziato tutto il filone dei romanzi rosa, che mi è servito per imparare un mestiere. Ma, senza rinnegare nulla, sento il bisogno di un'evoluzione.
Intervista di Isabella Rosa Pivot, ultimavoce.it, 13 settembre 2017.
- ["101 modi per far soffrire gli uomini": come ti è nata l'idea di un manuale di vendetta per donne?] In realtà, quella è stata un'idea molto catartica, perché l'ho scritta in un momento in cui soffrivo molto per amore e la cosa bella è che, al di là del titolo del libro, è un manuale che ironizza molto sulle donne. Tutto quello che racconto è una critica a come siamo fatte noi. Infatti, secondo me, più lo si legge più si realizza che non vale la pena stare lì a pensare a come vendicarsi di un ex, ma è molto più facile dimenticarsene. È un esercizio al femminile, ma potrebbe essere anche al maschile, su come liberarsi del fantasma di un ex o di una persona che in qualche modo ci ha fatto soffrire immaginando dei modi divertenti di metterli alle strette.
- [La cosa peggiore che hai mai fatto ad un uomo?] A dire la verità, ho imparato con l'esperienza e col tempo, che la cosa peggiore da fare e che io stessa ho fatto ad un uomo sia stata quella di essermi dimenticata di lui. La prima legge "Farnese", che scrivo sempre su facebook, dice che gli uomini tornano sempre. Tutti. Tempo al tempo, tra 10-15 anni: quelli che tornano e si accorgono che ti sei dimenticata di loro sono quelli più spiazzati. Poi, in realtà, ne ho fatte di tutti i colori. Sono molto brava con le parole, quindi tra prese in giro, ironie, mortificazioni (mi ero fatta una maglietta con su scritto "Il mio ex ce l’ha piccolo"!)... Insomma, ne ho fatte tante. In ogni caso, quella che di più ha colpito è stata appunto dire "No, scusa, di te non mi ricordo proprio".
- [E la cosa peggiore che, invece, un uomo ha fatto a te?] Certamente non amarmi: credo sia la cosa peggiore che si possa fare in amore. Insomma, non c'è nulla di peggio del non ricambiare. La frase peggiore è quella in cui ti dicono "non ti amo, ma ti voglio bene". Il peggiore era stato quello francese, che nella sua lingua, il "je t'aime" sta per entrambi i significati. Ha dovuto proprio spiegarmi che mi amava in senso di bene: terrificante. Un'altra cosa terribile è il mentire. Preferisco che tu mi dica "ti ho fatto le corna" (beh, ovviamente, non proprio così), che mille bugie e sotterfugi.
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